Dall’Oglio spiega perché Abdelhamid è rimasto in panchina al Nantes

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Tra le scelte del tecnico al fischio d’inizio della partita tra FC Nantes e ASSE, quella di lasciarlo in panchina Yunis Abdelhamidil capitano dell’ASSE, faceva parlare. Dopo l’incontro, Olivier Dall’Oglio riconsiderò la decisione presa.

Con quattro cambi nella sua formazione titolare rispetto a quella iniziata contro il Nizza la scorsa settimana (8-0), Olivier Dall’Oglio ha cercato di dare nuova vita alla sua squadra. Così Cafaro, Abdelhamid e Stassin partono dalla panchina e lasciano il posto a Old, Nadé e Sissoko. L’infortunato Cornud è stato sostituito da Léo Pétrot.

Un capitano messo in panchina, ovviamente, fa parlare di sé. Se Yunis Abdelhamid non è stato unanime tra i tifosi dal suo arrivo al Forez, il suo allenatore gli ha sempre rinnovato la fiducia in questa stagione di Ligue 1. Per la prima volta si è seduto in panchina all’inizio della partita tra FCN e ASSE.

Senza di lui, la difesa del Saint-Étienne, la peggiore della Ligue 1 (ndr, 17 gol subiti con il Montpellier) sbaglia ancora lasciando aprire le marcature a Lepenant dopo 10 minuti di gioco. Bis si ripete nel secondo periodo con il secondo gol di Thomas su passaggio di Lepenant che vaga incontrastato per tutta l’azione. La prova, se alcuni ne dubitavano, è l’unica Abdelhamid non è l’unico responsabile della febbrilità difensiva dei Verdi in questa stagione. Il suo sostituto, Nadéha alternato il molto preoccupante e, su alcuni gesti, il molto buono, realizzando un esemplare nel complesso abbastanza mediocre.

Alla domanda sull’assenza del suo capitano al calcio d’inizio, Olivier Dall’Oglio ha ritenuto che il suo giocatore avesse bisogno di respirare dopo un inizio di stagione impegnativo per lui: “Yunis ha fatto tanto per questa squadra, si è preso tante responsabilità sulle spalle fin dall’inizio della stagione. Si è affermato come leader e ha portato la sua esperienza in un gruppo dove mancano giocatori che sappiano assumersi le proprie responsabilità. Credo che per lui sia stata un’overdose, aveva bisogno di respirare e di fare un passo indietro. Ha dovuto riprendere un certo protocollo di lavoro per concentrarsi su se stesso perché ha dato troppo al gruppo e alla squadra. collettivo. E’ un giocatore molto importante in questa squadra, sia per lo staff che per i suoi compagni. Oggi era in panchina, questa è la vita di un calciatore.

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