Il derby di Madrid finisce in parità dopo che gli oggetti lanciati in campo hanno fermato la partita

Il derby di Madrid è stato sospeso a metà del secondo tempo dell’1-1 di domenica tra Real e Atleti, dopo che i tifosi dell’Atlético dietro uno dei gol del Metropolitano avevano ripetutamente lanciato oggetti in campo.

Éder Militão aveva portato in vantaggio gli ospiti del Real Madrid per 1-0 al 64′ della partita della Liga, quando i tifosi dell’Atlético nel “Fondo Sur” dall’altra parte dello stadio iniziarono a lanciare oggetti – comprese bottiglie di plastica – in campo, vicino al portiere del Real Thibaut Courtois.

I tifosi sono stati avvertiti di fermarsi con messaggi dagli altoparlanti dello stadio, e sia il tecnico Diego Simeone che il capitano Koke si sono avvicinati per parlare con loro, invitando alla calma.

Quando sono stati lanciati più oggetti, l’arbitro Mateo Busquets ha chiamato le due squadre fuori dal campo ed è stato annunciato che il gioco sarebbe stato sospeso per 10 minuti.

“Penso che sia stata la decisione giusta da parte dell’arbitro”, ha detto l’allenatore ospite Carlo Ancelotti. “Ci siamo dovuti fermare per 10 minuti. Era la cosa giusta da fare. A nessuno piace fermare la partita, tutti volevano giocare, ma penso che l’arbitro abbia fatto bene”.

Dopo un ritardo di oltre 20 minuti i giocatori sono tornati in campo e il gioco è ripreso al 69′.

Ángel Correa ha pareggiato al 96′ portandosi sull’1-1 – con un gol assegnato dal VAR, dopo che la prima volta era stato annullato per fuorigioco – prima che Marcos Llorente dell’Átletico venisse espulso per un intervento su Fran García.

L’interruzione è arrivata il giorno dopo che la lega spagnola ha dichiarato che avrebbe chiesto alla polizia di agire contro i promotori di una campagna sui social media che, secondo la lega, mirava a promuovere atti razzisti contro Vinícius Júnior durante il derby.

La campagna sui social media si basava su un hashtag che incoraggiava i tifosi dell’Atlético a indossare mascherine, apparentemente per rendere più difficile per le autorità identificare le persone che partecipano a cori o insulti razzisti.