Anche quando Antoine Griezmann è fuori dai giochi, Kylian Mbappé è assente e le serate non sono delle migliori, i francesi sono capaci di segnare. Non solo uno o due, ma quattro, come hanno fatto contro Israele (4-1), quando i Bleus hanno vinto la UEFA Nations League giovedì 10 ottobre, alla Bozsik Arena di Budapest, in Ungheria. La nazionale israeliana non gioca partite sul suo territorio dagli attentati del 7 ottobre.
“Quattro gol, era da tempo che non ci succedeva”, ha osservato l’allenatore francese Didier Deschamps dopo la partita. Undici mesi e 14 partite per la precisione, come il numero dei gol segnati contro Gibilterra (14-0), nel novembre 2023. Ed è passato un anno dalla vittoria contro la Scozia (4-1), ad ottobre. Negli ultimi mesi sono state troppe le provocazioni sull’inefficienza offensiva della Francia per nascondere questo dato statistico: contro Israele, i Bleus hanno effettuato cinque tiri in porta e segnato quattro volte.
“Sappiamo che se vogliamo vincere dobbiamo essere efficienti. Oggi lo siamo stati”, ha dichiarato entusiasta Bradley Barcola, autore dell’ultimo gol della serata per la Francia (89′).th minuto). Sarebbe inesatto affermare che il gap finale di tre gol sia il risultato di una logica implacabile. Sicuramente riflette la differenza di livello tecnico tra le due squadre, ma non la prestazione complessiva francese.
In termini di controllo, i Bleus non hanno avuto troppi problemi, come confermato dal 67% di possesso palla e da una solida base difensiva – nonostante un errore di schieramento che ha consentito il gol di Omri Gandelman (24′).th minuto), l’unica occasione israeliana della partita. “Siamo stati seri e diligenti”, ha descritto l’allenatore, che ha anche considerato che i suoi giocatori avevano mostrato “molto entusiasmo”. La voglia di iniziare bene la partita non è durata a lungo, con lunghi periodi di inerzia, soprattutto nel secondo tempo.
Gol di Camavinga e Nkunku
Il ritiro di Griezmann dalla nazionale prima di questa partita ha consentito molto più tempo in campo ai giocatori più giovani, che devono ancora confrontarsi con la scena internazionale e domare ulteriormente le loro prestazioni per produrre momenti di grazia offensiva, che sono ancora troppo rari. In campo, solo Ousmane Dembélé aveva più di 40 presenze a suo nome. “È una buona opportunità, con l’arrivo di questa nuova generazione”, ha dichiarato Eduardo Camavinga alla televisione francese dopo la partita.
Il vero allievo della serata è stato proprio il 21enne centrocampista, uno dei grandi talenti che vestiranno la maglia francese per molti anni a venire. È stato uno dei pochi francesi a cercare di dettare il ritmo e ha subito segnato il primo gol della partita (7th minuto), aiutato dal grave errore del portiere israeliano Omri Glazer sul suo tiro dal limite dell’area.
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