Lunedì 30 settembre 2024, 22:00
| Aggiornato alle 22:12
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L’UD ha resistito lunedì a La Cerámica e ha dato segnali di fiducia, ma ha finito per cedere di fronte all’insistenza del Villarreal e alla debolezza difensiva (3-1). La squadra di Carrión rinnova l’ultima posizione per un’altra settimana.
Il tecnico catalano stravolge il piano iniziale e muove i pezzi alla ricerca della finalmente gioia. Horkas, Álex Suárez, Januzaj, Benito e Oli McBurnie Hanno fatto irruzione tra quelli scelti per attaccare La Cerámica e abbandonare la lanterna rossa. L’UD Las Palmas stava perseguendo un programma promettente contro un Villarreal in ascesa, cercando di consolidare le sue opzioni attraverso solidità difensiva, possesso palla e mobilità offensiva.
Un genio di Moleiroche prosegue in stato di grazia, crea la prima chiara occasione del duello al 10° minuto, ma il portoghese Fábio Silva non ha capito bene nella definizione quando era già celebrato. L’ultimo giocatore ha perdonato la sua prima opportunità di colpire il tavolo nella sua scoraggiante camminata.
L’UD Las Palmas cresce con il passare dei minuti, con molta chiaroveggenza nel processo decisionale per contrastare il potenziale di una squadra di Marcelino con molti pezzi della sua seconda unità sull’erba. La capacità di giudizio di Parejo e la velocità di Gueye, Barry, Pépé e Akhomach hanno imposto di non perdere la concentrazione per non arrendersi nuovamente.
La squadra isolana ha un’occasione sulla corsia di sinistra e, allo scadere del 21′, il paesano Benito mette un cross pericoloso che lo scozzese McBurnie conclude in modo acrobatico, costringendo Conde ad allungare. Era la seconda ammonizione per una squadra infortunata, desiderosa di festeggiare una vittoria e traboccante di ansia di invertire una dinamica devastante.
Il collegamento Moleiro-Fábio Silva ha funzionato e l’UD Las Palmas era a suo agio e senza paura di fallire. Forza e pressione per credere e crescere in tutte le linee. L’impulso è stato elettrico, con uno scambio di colpi tra due progetti con obiettivi diversi.
Il Villarreal accelera nel tratto finale del primo atto e l’ex giallo Sergi Cardona ha la migliore occasione locale al 38′, ma il croato Horkas cresce in figura per mantenere il pareggio. Con il morale intatto della rappresentativa, Januzaj sfrutta ancora una volta la fascia sinistra, ma il suo cross non trova nessun compagno di squadra. Un nuovo arrivo senza premio. E perdona così tanto che, quando il tempo stringe, il francese Pépé annienta la resistenza dell’UD Las Palmas su un contropiede maledetto e dopo aver perso un fallo su Herzog. Un immeritato arretramento di dimensioni in piena caduta libera. Era giunto il momento di alzarsi e remare ancora una volta contro corrente.
Januzaj crea e Silva definisce
Dopo il passaggio negli spogliatoi, l’UD Las Palmas non ha sofferto. Un passaggio carinissimo dall’esterno di Januzaj a Fábio Silva ha mostrato personalità fin dal primo respiro. Il portoghese è riuscito in modo imbattibile a muovere l’elettronica di La Cerámica (1-1). Un esempio di resurrezione.
La felicità però dura poco dopo un altro errore difensivo che si conclude con Horkas che atterra Pépé. Il portiere balcanico para il rigore di Baena dopo un enorme allungamento. Un grido di ribellione e di sofferenza per continuare a crederci, come quando Januzaj scagliò una frustata con il piede sinistro che si schiantò contro la traversa. L’esterno belga ha alzato il livello ed ha esultato. Minuti di passione in un appuntamento di alto profilo.
Fuster e Javi Muñoz hanno sostituito McBurnie e Kirian al 61′ mantenendo l’intensità e il ritmo in una bellissima battaglia. Il Villarreal accelera nell’intenzione di non lasciar scappare punti nella loro fortezza per attaccare le posizioni della Champions League e rinchiusi in un UD Las Palmas che ancora una volta soffriva nei compiti difensivi.
Senza controllo di palla e con poca freschezzaLa squadra di Carrión aveva bisogno del talento di Moleiro e Januzaj per non lasciarsi sfuggire tutto il lavoro svolto.
Loiodice e Viti prendono il testimone da Januzaj e Benito per restare in piedi nella parte finale dello scontro. Lottano, ma l’insistenza locale è tanta, che finiscono per naufragare grazie ad un gol di Barry all’85’ (2-1). Recidivo per errore e punizione. Tremendamente doloroso.
L’UD Las Palmas ha subito il colpo e, nonostante ci abbia riprovato, Baena condanna contro (3-1). Rimangono ultimi con tre punti su 24 possibili e prolungano il loro dramma di 22 partite senza vincere. Quasi niente.