Il Consiglio dipartimentale dell’Haute-Vienne chiude le sue strutture al pubblico un giorno alla settimana

A causa delle restrizioni di bilancio, una parte dei servizi del Consiglio dipartimentale dell’Haute-Vienne chiuderà per un giorno alla settimana a partire dal 1° febbraio 2025. Questa decisione radicale è stata annunciata giovedì 23 gennaio mattina, da Jean-Claude Leblois, il presidente del Dipartimento, come un colpo di avvertimento, per denunciare le restrizioni di bilancio imposte alle comunità. “Ci mancano 44 milioni di euro per pareggiare il bilancio. Ci verranno presi altri 12 milioni di euro, e anche se fossero 8, come ora sembra essere previsto, non cambierebbe nulla. Abbiamo accantonato negli anni precedenti, ma questa riserva non sarà eterna, possiamo ricorrere al prestito per investimenti, ma non abbiamo altra scelta che ridurre le spese. »

Cosa chiude, cosa non chiude

Concretamente, le porte delle Maisons du Département, del museo d’arte contemporanea Rochechouart, degli archivi dipartimentali, dell’Hôtel du Département e della Biblioteca dipartimentale saranno chiuse un giorno alla settimana. I giorni di chiusura di ciascuna struttura dovranno essere conosciuti tempestivamente.

Non sono interessati i collegi, il Centro dipartimentale per l’infanzia e la famiglia e il Centro della memoria di Oradour-sur-Glane.

Orari adattati per gli agenti

Al di là della riduzione dei costi legati all’energia, l’obiettivo è ridurre i volumi orari di lavoro sostitutivo per gli agenti comunitari. Così, per il museo di Rochechouart, queste chiusure permetteranno di rinviare le assunzioni all’estate e di ridurne il volume, dato che gli altri agenti hanno lavorato meno nel resto dell’anno. “Non voglio che gli agenti abituali della comunità siano vittime di queste restrizioni. Abbiamo convalidato questa decisione nel comitato sociale territoriale con i rappresentanti del personale. Inoltre, stiamo allentando l’orario di lavoro. Già 170 agenti hanno scelto la settimana di 4 giorni sui 2mila totali, sapendo che alcuni, come gli assistenti familiari, non possono farne richiesta. »

Non c’è dubbio che questa decisione sarà discussa durante il prossimo dibattito sull’orientamento di bilancio previsto per il 27 marzo e durante la votazione sul bilancio del 10 aprile.