I rugbisti francesi Loïck Jammes e il neozelandese Rory Grice non sono d’accordo con il tribunale penale di Bordeaux e hanno deciso di ricorrere in appello. Condannati lo scorso dicembre per stupro di gruppo, dopo una partita con il Grenoble nel 2017 nella Top 14, i due rugbisti hanno chiesto la loro liberazione. Hanno fatto appello contro la loro condanna, loro che contestano i fatti di cui sono accusati, come indicato da Le Figaro.
Jammes e Grice chiedono il loro rilascio
Mentre i due rugbisti sono stati giudicati colpevoli di aver violentato una giovane donna al termine di una serata molto alcolica, seguita a una partita della Top 14 della loro squadra dell’epoca, il Grenoble, che sul prato del Bordeaux-Bègles c’è da più di sette anni, hanno contestato i fatti. Sono stati giudicati colpevoli dopo un processo a porte chiuse durato due settimane e hanno ricevuto condanne a 14 e 12 anni di carcere. Ma hanno deciso di ricorrere in appello e martedì i loro avvocati hanno chiesto il loro rilascio in attesa di questo nuovo processo, loro che contestano lo stupro di gruppo. L’avvocato di Loïck Jammes, Me Denis Dreyfus, ha dichiarato all’AFP in seguito alla richiesta di rilascio, che “per sette anni sono stati posti sotto controllo giudiziario e ciò non ha mai presentato alcuna difficoltà“. Il legale dell’ex giocatore del Grenoble insiste sulla”presunzione di innocenza“. Ma non sono sicuro che la giustizia accetterà questo rilascio. Io Denis Dreyfus e io Philip Fitzgerald, avvocato di Rory Grice, abbiamo proposto alla camera d’inchiesta della Corte d’appello di Bordeaux gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dei loro clienti”se ritenesse che il controllo giurisdizionale non sia sufficiente“. La decisione è prevista per l’11 febbraio.
Per riassumere
I rugbisti francesi Loïck Jammes e il neozelandese Rory Grice non sono d’accordo con il tribunale penale di Bordeaux e hanno deciso di ricorrere in appello. Condannati lo scorso dicembre per stupro di gruppo, dopo una partita con il Grenoble nel 2017 nella Top 14, i due rugbisti hanno chiesto la loro liberazione.
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