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Elian Cellier passa all’offensiva durante gli auguri della sezione Gard Rhone del Partito Comunista a Bagnols-sur-Cèze

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Sanità, economia, attrattività del territorio, stazione e PEM, gestione dell’Agglomerato, ha passato al setaccio tutte le pratiche.

“Non bisogna mai dare un microfono a un comunista, ha sempre delle cose da dire”. Durante i saluti, sabato 18 gennaio, Elian Cellier, segretario della sezione Gard Rhone del PCF, ha sviluppato numerosi argomenti davanti a una cinquantina di persone, presso l’Ufficio Affari. In effetti i Bagnolai avevano molto da dire sulla situazione internazionale, nazionale e locale.
Sulla salute, ha illustrato con l’esempio. Quest’estate Elian Cellier ha subito un intervento chirurgico”, in regime ambulatoriale. Mi è stato chiesto di alzarmi dal letto durante la notte. Ne ero incapace. Ho dovuto litigare con il chirurgo. Perché questi interventi vengono eseguiti in regime ambulatoriale? Per risparmiare denaro. La parte contabile ha avuto la precedenza su quella medica. In questi giorni gli ospedali sono intasati dall’epidemia di influenza. È surreale. Denuncia uno scandalo, in “la settima potenza mondiale”. Supportato dalle testimonianze che ascolta quotidianamente da chi non ha un medico curante. Chi non viene curato in tempo. Con conseguenze talvolta drammatiche. Il professore di storia che viene ricordato: “Il 1944 vide la costituzione del Consiglio Nazionale della Resistenza. Alla Liberazione si poteva finanziare la Previdenza Sociale e oggi questo non sarebbe più possibile?”

“Preferiscono gli interessi privati ​​a quelli collettivi”

Poi, Elian Cellier non ha mancato di fare il giro dei notiziari locali e di interrogare i responsabili: “Quando sosteniamo Macron, non possiamo lamentarci del fatto che gli stanziamenti comunali diminuiscono e che i servizi pubblici vengono sacrificati”.
Sulla moschea di Bagnols, “è auspicabile chiuderla e rimandare i fedeli alla preghiera clandestina nelle cantine? Sono laico ma facciamo di tutto perché tutti gli abitanti del territorio vivano in armonia”. Sulla vita quotidiana dei residenti,“Bagnols, è questa povertà, sono gli spacciatori di Escanaux, della Cittadella, sono i rifiuti con la magnifica gestione della tassa d’incentivazione, sono i negozi chiusi e il buco nel vecchio sito del Monoprix”. Ricordando il dossier della campagna Scène (un progetto non realizzato e costato all’Agglo 650.000 euro) ed evocando la spiaggia di Bagnols nel parco Rimbaud, il Domaine de Brès tra Verfeuil e Goudargues (“ costruzioni costruite illegalmente che dovrebbero semplicemente essere distrutte”) e le Halles de la Cèze:“La prova che non sono di sinistra è che favoriscono sempre gli interessi privati ​​rispetto a quelli collettivi”.

Quando verranno inaugurati gli hub di scambio multimodali?

Sullo schienale del treno (” senza i comunisti non ci sarebbero i treni a Bagnols”), Elian Cellier si meraviglia che i poli di scambio multimodali (PEM, a Bagnols e Pont) non siano stati inaugurati. “Cosa stiamo aspettando?” Critica la mancata consultazione dell’associazione degli utenti TER per il PEM di Bagnols, il parcheggio dall’altra parte della pista, “una sciocchezza”.

Sull’attività economica nel Rodano Gard, denuncia Elian Cellier “i fallimenti della squadra uscente dell’agglomerato […]. L’Ardoise è un sito che gli permette di essere sia un luogo di trasporto ferroviario che un porto fluviale […] È ora di lavorare seriamente su un corridoio multimodale”.. Noi Marcoule,“Orano Démantelement scomparirà alla fine del 2025, i dipendenti ne soffriranno”. Dopo uno sviluppo dettagliato, ha lanciato: “ Abbiamo progetti realistici e strutturanti.

2026, l’appello all’unione della sinistra

Entro il 2026, elezioni comunali: “Il sindacato, durante le elezioni legislative, ha dimostrato che possiamo vincere. Non ripetiamo gli errori del passato. Invito solennemente all’unione e a non partire più con liste dai vaghi contorni ideologici”.
Sulla questione pensioni, come per altri, “i soldi esistono, basta andarli a cercare nelle tasche giuste”. In conclusione, ha esortato a non arrendersi: “Mobilitiamoci per il 2025, c’è tanto da fare”.

Il nome di un comunista bagnolese tornato dai campi di sterminio a Place de la Gare?

Elian Cellier ha parlato anche dell’80° anniversario della Liberazione, dell’ingresso nel Pantheon di Missak e di Mélinée Manouchian,“un momento importante che è stato solo giustizia per coloro che si sono impegnati contro il nazismo e che ha dimostrato che il Partito Comunista ha una storia nobile ed esemplare di cui non abbiamo nulla di cui vergognarci“Il 2025 segnerà l’anniversario della liberazione dei campi di sterminio”.C’è un comunista di Bagnoles tornato vivo dall’inferno di Dachau, Damian Ruiz. Nel 2014, nel 70° anniversario della Liberazione, insieme ai suoi figli, abbiamo contribuito a farlo uscire dall’oblio. Sono passati undici anni e poiché oggi sembra esserci unanimità su questo tema, è necessario che nel 2025 venga inaugurata Place Damian Ruiz a Bagnols. È stata avanzata una proposta per il piazzale antistante la stazione. »

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