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E se fosse lei la vera vincitrice del Vendée Globe?

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Non ha bisogno di un trofeo per brillare. A 23 anni, Violette Dorange ha scosso il Vendée Globe e ha conquistato molto più di un podio: ha affascinato il grande pubblico. Con i suoi dubbi, la sua gioia e il suo sorriso dopo le tempeste, raggiunge un pubblico che va ben oltre gli appassionati di vela. La domanda allora sorge spontanea: è lei la vera vincitrice di questa edizione?

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Non ha tagliato il traguardo del Vendée Globe in testa, ma per molti Violette Dorange ha ottenuto molto di più. A soli 23 anni, la giovane velista ha trasceso le semplici sfide della competizione per affermarsi come un vero fenomeno. Una nuova stella è nata sugli oceani.

“Per me Violette è anche la vera vincitrice del Vendée Globe”dichiara David Lupion, che dirige i video di Violette. E i numeri sembrano darle ragione: ha appena superato i 500.000 iscritti su Instagram, 450.000 su Facebook e 200.000 su TikTok. Un’esplosione alla velocità di un maremoto.

In confronto, Charlie Dalin, il vincitore ufficiale che ha battuto il record di velocità, ha un massimo di 60.000 follower. Le leggende Armel Le Cléac’h o François Gabart non superano i 70.000 abbonati. Anche Guirec Soudée, con le sue storie d’avventura, raggiunge i 130.000 abbonati.

Questo successo sui social network riflette un’alchimia unica tra Violette e il suo pubblico.

Il suo segreto? Semplicità. I suoi post, catturati con un semplice iPhone e accompagnati dalla sua voce spontanea, rivelano momenti di verità. Condivide le sue paure, come quando passa Capo Horn, le sue gioie di fronte a un raggio di sole dopo la tempesta, e i suoi dubbi durante le manovre difficili. “A Capo Horn era terrorizzata, lo ha detto. Poi apparve il sole e lei ritrovò il sorriso. Questa sincerità è lei” sottolinea Davide. E il pubblico ha risposto in massa.

Manon Malejacq, il suo addetto stampa, riassume bene la portata del fenomeno: “Violette è diventata essenziale. È stata invitata al telegiornale delle 20:00 di France 2 dalla sua barca. France Inter riprende ogni settimana gli audio inviati ed è oggetto di un follow-up personalizzato con il giornale Il mondo.”

Inoltre, piattaforme come Brut amplificano la sua aura con video virali che affascinano milioni di spettatori.

Anche l’organizzazione ha in programma un trattamento speciale per il suo ritorno, ci racconta una persona vicina alla corsa. “I media si stanno mobilitando per lei come raramente fanno per uno skipper. Violette, è concentrata sulla sua corsa, non ha idea dell’entusiasmo sulle reti né a terra”ritiene che la sua squadra sia già molto impegnata per la prima settimana dopo il Vendée Globe.

A Les Sables d’Olonne tutti aspettano il suo ritorno. “All’inizio, nel villaggio di Vandea, era già incredibile. Il pubblico ce l’ha fatta soprattutto con se stesso e con Jean Le Cam” ricorda un professionista della vela.

Partendo tra le ovazioni del pubblico, Violette Dorange non si è accontentata di fare il giro dell’Antartide: ha scatenato un’ondata di emozioni in un mondo spesso percepito come freddo e tecnico. “In questo ambiente, la performance è fondamentale. Ma Violette racconta qualcos’altro: l’umano dietro l’impresa. I suoi dubbi, le sue paure, le sue semplici gioie”analisi ed esperto.

Questo approccio universale va ben oltre gli appassionati di vela. Un video leggermente sfocato, in cui appare esausta ma sorridente, può raggiungere un milione di visualizzazioni. “Dimostra che la vela può aprirsi a un pubblico più ampio. Gli sponsor lo vedranno”predice David Lupion.

Con il suo iPhone come unico strumento, Violette realizza video autentici e commoventi. Nessun filtro inutile o decorazioni artificiose: l’essenziale è nell’emozione che trasmette. “Ciò che conta non è la qualità dell’immagine, ma quella delle parole”spiega David, fedele alla sua ricetta. Così, una tempesta o una tensione palpabile prima di una manovra si trasformano in esperienze condivise.

Questa sincerità, unita alla professionalità di questo giovane team, produce contenuti unici. “David è super reattivo. Con pochissimi contenuti, riesce a creare immagini reali e modifiche davvero forti,” dice il giovane addetto stampa.

“Violette fa meno pubblicazioni rispetto agli altri skipper, ma ogni post è contrassegnato da un’intenzione reale. Gli audio o i video che realizza sono quando ne ha voglia, senza alcun obbligo di ritmo o regolarità”nota Manon.
“Anche avere uno sponsor lì per l’avventura e non al primo posto ha fatto la differenza” sottolinea David, il videografo.

Quando i primi skipper hanno tagliato il traguardo a Les Sables d’Olonne, tutta l’attenzione è rimasta concentrata su di lei. I commenti sui social sono espliciti: “Congratulazioni a Charlie Dalin, ora aspettiamo Violette!”.

I media si stanno già preparando per un grandioso benvenuto. Per molti, il suo ritorno sarà l’occasione per celebrare un velista che ha superato le aspettative. Quindi i progetti stanno già prendendo forma. Ma prima ci sarà il ritorno a casa a Lorient, il diploma all’Insa di Rennes e soprattutto le vacanze. Ma gli appassionati avranno sicuramente notizie di lui sul suo canale YouTube.

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