l’essenziale
Durante i suoi saluti di ieri, Hélène Sandragné, presidente del consiglio dipartimentale dell’Aude, ha inviato un messaggio serio di fronte ad una situazione economica critica.
“Grazie al potere del simbolo di annullare questi desideri di fronte a un contesto di bilancio difficile, ho fatto la scelta del potere delle parole”. Questo venerdì 17 gennaio, la presidente del consiglio dipartimentale dell’Aude Hélène Sandragné si è rivolta agli Audois per celebrare il nuovo anno. Un 2025 che si preannuncia difficile, di fronte ad una crisi economica che al momento sembra critica: “Tra la situazione attuale e le politiche del governo, ci troviamo di fronte a un declino irrimediabile della nostra capacità di azione. I ricavi diminuiscono e le spese aumentano, nostro malgrado e anche contro di noi”spiegò seriamente.
La causa è soprattutto la crisi immobiliare che ha portato negli ultimi due anni ad un calo dei trasferimenti a titolo oneroso, pari ad una perdita di 25 milioni di euro. In discussione anche l’aumento della spesa vincolata “senza azione possibile. Paghiamo l’assegno individuale di solidarietà. Ma man mano che la situazione peggiora, il costo della solidarietà aumenta”. Ammonta a 80 milioni di euro il costo complessivo degli assegni di solidarietà, tra Rsa, e benefici per le persone con disabilità tenute a casa “perché manca lo spazio nelle istituzioni pubbliche”.
Una doverosa valutazione, spiega Hélène Sandragné, “ad infantilizzare i rapporti con lo Stato. L’attuale presidente c’entra qualcosa ma, più in generale, questa situazione è il risultato di trasferimenti di poteri alle comunità senza dare loro l’autonomia finanziaria e fiscale per farvi fronte”.
Una situazione che il presidente intende cambiare: “I Dipartimenti devono ritrovare la loro autonomia. Le spese devono essere compensate purché non dipendano dalla scelta degli eletti”. Un augurio per il 2025?
Francia
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