Par
Fabrice Cahen
Pubblicato il
17 gennaio 2025 alle 18:58
La sera del primo turno delle elezioni legislative del 2024 il dado era tratto. La seconda parte delle elezioni si è svolta tra il Raggruppamento Nazionale e il Nuovo Fronte Popolare. La deputata uscente del Rinascimento Émilie Chandler era davanti a lei, senza speranza di ricambiare il voto. Aveva appena subito l’epurazione elettorale dell’antimacronismo. Tutto quello che doveva fare era lasciare l’arena. Ha scelto però di mantenere la sua posizione, lanciandosi in un’ultima accusa diretta contro il candidato dell’Insoumis, il giovane Maximilien Jules-Arthur, 23 anni, attivista della sinistra radicale, arrivato secondo. Un approccio che ha rallentato una possibile vittoria del Nuovo Fronte Popolare ma non l’ascesa del Raggruppamento Nazionale, rappresentato da Anne Sicard, 57 anni.
Nel secondo turno, Emilie Chandler è stata battuta a Vexin, un territorio che aveva fatto suo. Estromesso da elettori in preda al panico all’idea di vedere vincere un candidato melenchonista. Il conteggio delle schede ha quindi rivelato un’opinione maggioritaria di estrema destra.
Ho permesso agli elettori di non scegliere alcun estremo
“Se dovessi rifarlo, lo rifarei”, insiste Émilie Chandler riguardo al suo mantenimento. “Ho permesso agli elettori di non scegliere alcun estremo”, pensa ancora. La sua testardaggine è intatta.
Tuttavia, di fronte alla sua audacia politica, è il coraggio, addirittura la provocazione di Anne Sicard che ci seduce oggi. Appena eletto, il nuovo deputato ha partecipato alla cerimonia per le vittime del campo di internamento di Aincourt, creato nel 1940 dal regime di Vichy per riunire comunisti, socialisti, sindacalisti e combattenti della resistenza. Anche le donne, ebree o zingare. Un oscuro episodio nazionale che ha forgiato l’estrema destra del dopoguerra, un’eredità politica alla quale è affiliato l’attuale parlamentare. Le Vexin ha optato per un fondamentalista vicino al movimento identitario, aderente al lepenismo, aderente allo zemmourismo. Transizione dal Fronte Nazionale alla Riconquista.
Il 2026 è ancora lontano!
Tra i due round, una trentina di sindaci rurali hanno affermato il loro sostegno a Emilie Chandler. D’ora in poi è Anne Sicard ad essere popolare e ad affiancarsi agli eletti poco attenti alla carriera del deputato del partito Identità-Libertà, fondato da Marion Maréchal, la deputata europea che ha fatto una notevole apparizione durante le elezioni di novembre 11 cerimonia commemorativa a Magny-en-Vexin. Ha sfilato in testa al corteo insieme al sindaco (Dvd) Luc Puech di Alissac, confermato sostenitore di Chandler. È stato in questa occasione che un eletto della squadra del sindaco ha diffuso il nome dell’ex deputato per la successione del consigliere che non si sarebbe ricandidato. “Siamo sicuri? », chiede Émilie Chandler, per contrastare le voci sulla sua candidatura.
L’ex eletto sarebbe stato nominato alla guida di una lista destinata a succedere alla maggioranza in carica dal 2022. Un mandato segnato da elezioni suppletive, a causa di una divisione nella squadra eletta nel 2020. A Magny persiste un clima politico deleterio.
La Repubblica innanzitutto
Senza negare una possibile candidatura, Émilie Chandler, 41 anni, non nega il suo desiderio di continuare la sua azione politica locale. “Resto attento alla vita del territorio. » Alla domanda posta: potresti candidarti a Magny-en-Vexin? “Il 2026 è ancora lontano! “, schiva chi aveva portato ai vertici dello Stato soggetti locali come la futura gendarmeria di Magny, di cui pretende il via libera alla costruzione “facendo una telefonata al ministro degli Interni” dell’allora Gérald Darmanin. Insistendo anche affinché il Ministero dell’Istruzione approvi il futuro liceo. Ha inoltre sostenuto la creazione di un Ufr (Unità di formazione e ricerca) medica presso l’Università di Cergy-Pontoise per contribuire all’insediamento di nuovi medici nel deserto medico del Vexin. Quando non sedeva in Assemblea, visitava regolarmente i villaggi. Il parlamentare ha sostenuto soprattutto il mondo economico di Nucourt e Vigny. Tante azioni che spingono alcuni a proporla come candidata alle prossime elezioni comunali.
Non riuscendo a candidarsi, ha appena lanciato un collettivo cittadino: Prima la Repubblica (circoscrizione elettorale), circolo di riflessione per difendere i valori democratici nel territorio del Vexin. Un inizio per una possibile lista di campagne? Il suo nuovo impegno politico arriva con il ritorno al governo di tre deputati e stretti sostenitori. L’ex primo ministro Élisabeth Borne, che l’ha nominata a capo di una commissione sul tema del trattamento giudiziario della violenza domestica. L’ex ministro degli Interni Gérald Darmanin, oggi ministro della Giustizia, ha visitato gli agricoltori di Champagne-sur-Oise pochi giorni prima della sua nomina. Così come Aurore Bergé, ministro delegato alla parità tra donne e uomini, che l’ha accompagnata nella sua campagna elettorale espressa nel giugno 2024.
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