famiglie degli ostaggi a Gaza Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi in allerta

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Sulla lista. Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi, gli ultimi due franco-israeliani ancora detenuti a Gaza dopo gli attentati del 7 ottobre, sono tra i 33 ostaggi che dovranno essere rilasciati nelle prossime settimane nell’ambito della prima fase dell’accordo. tregua tra Israele e Hamas. Informazione diffusa dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron su X (ex Twitter), venerdì 17 gennaio nella tarda mattinata.

“Il governo israeliano ha informato le famiglie dei 33 ostaggi coinvolti questo venerdì mattina”, spiega una fonte diplomatica a Le Parisien. Entrambe le famiglie ci hanno inoltre confermato di aver ricevuto la notizia questa mattina. Quelli vicini a Ohad Yahalomi restano molto preoccupati per lo stato di salute dell’uomo di 49 anni, annunciato morto da Hamas diversi mesi fa.

Sacha Ghozlan, avvocato della famiglia Kalderon nell’ambito dell’inchiesta aperta in Francia dalla procura nazionale antiterrorismo, parla di “attesa insopportabile”. Ma anche cautela: «L’accordo prevede che gli ostaggi verranno rilasciati a gruppi di tre o quattro, conosceremo la loro identità solo 24 ore prima. È del tutto possibile che Ofer e Ohad vengano rilasciati alla fine o che nel frattempo l’accordo venga rotto… Questo è un processo estremamente fragile”, insiste il consiglio. “Gli uomini non dovrebbero uscire prima di due, tre o quattro settimane”, sostiene anche una fonte diplomatica di Le Parisien, che ritiene improbabile che i due franco-israeliani vengano rilasciati domenica.

L’assenza di notizie, di prove di vita o della minima informazione sul proprio stato di salute costituisce una “tortura psicologica” per le famiglie, deplora Sacha Ghozlan di fronte a questo ritardo. L’avvocato, tuttavia, è lieto che il Presidente della Repubblica abbia menzionato la sorte dei nostri connazionali: “Questo riguarda tutti i francesi”, dice.

Ofer Kalderon (53 anni) e Ohad Yahalomi (49 anni) sono stati rapiti durante gli attacchi compiuti nel sud di Israele il 7 ottobre 2023 con i rispettivi figli nel Kibbutz Nir Oz. Falegname e padre di tre figli, Ofer è descritto dalla sua ex moglie Hadas come un uomo “amorevole e vicino ai suoi figli”. “Trasmette loro valori molto buoni. La sua passione è la mountain bike in montagna”, ci ha detto nel novembre 2023.

Da parte sua, Ohad era un educatore nel kibbutz prima degli attacchi. È rimasto ferito a una gamba quando è stato colpito da un terrorista mentre aveva appena lasciato la stanza dove si era nascosto con la moglie e i loro tre figli. Rapito subito insieme al figlio, è stato portato a Gaza senza ricevere cure, cosa che preoccupa particolarmente la sua famiglia.

Se Eitan Yahalomi (12 anni), così come Sahar (16 anni) ed Erez Kalderon (12 anni) hanno riconquistato la libertà grazie alla tregua del novembre 2023, i loro padri sono detenuti da più di 15 mesi. La sorella di Ohad Yahalomi, Efrat, sarà presente questo sabato a fine giornata in Place du Trocadéro, a Parigi, durante una manifestazione per la liberazione di tutti gli ostaggi.

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