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A Villa Montmorency, la sua storia e i suoi segreti poco conosciuti

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Dopo il nostro incontro con l’autore Augustin de Canchy e la lettura della sua opera omonima, La Villa Montmorencyci è stato offerto il mondo claustrale di questo quartiere esclusivo. Situata nel villaggio di Auteuil, nel XVI arrondissement, quella che fu una delle prime zone residenziali chiuse, una vera e propria “comunità recintata” del XIX secolo, rivela un patrimonio storico di insospettata ricchezza, a lungo dimenticato dagli estranei. Attraverso le pagine di quest’opera entriamo in un mondo a parte, dove la riservatezza si mescola alla storia di una Parigi d’altri tempi. Ma sotto la sua apparenza di rifugio pacifico, Villa Montmorency nasconde tanti segreti, storie ed eredità che, ancora oggi, sembrano sussurrare alle orecchie dei fortunati che vi risiedono.

Ingresso a Villa Montmorency. Il chiosco degli specchi, visibile dal cancello. Cartolina dell’inizio del XX secolo.

Dominio pubblico. Tratto da/ La Villa Montmorency, Augustin de Canchy, Editions Odyssée, 2024.

Una storia ancorata nel tempo

La Contessa di Boufflers acquistò le terre ed il castello di questi luoghi dopo la morte del suo amante, il Principe dei Conti. Fu lì che organizzò una delle fiere più apprezzate dell’epoca e diede vita al villaggio di Auteuil. Tra gli ospiti abituali annoveriamo Beaumarchais, Rousseau, Rameau e Maria Antonietta che pare abbia incontrato il suo amante, il conte Axel de Fersen, nel chiosco di Madame de Boufflers, situato nel giardino inglese della proprietà. Un gioco dell’epoca consisteva nel ritrovarsi in un gazebo pieno di candele e specchi per sentirsi al centro del mondo. Grazie alle indagini di Augustin de Canchy, sappiamo oggi che questo piccolo chiosco esiste ancora e continua in una delle proprietà della Villa. Questo oggetto di ricchezza storica non sfruttata passa inosservato nell’arredamento di questa enclave. Possiamo immaginare tutte le personalità che lì si riunirono, al riparo da occhi indiscreti. Il centro del mondo è stato proprio, per pochi fugaci istanti, in questo modesto chiosco?

Fu Madame de Montmorency ad acquistare la proprietà all’inizio del XIX secolo, quando il castello era fatiscente e quasi abbandonato, inevitabile ripercussione della Rivoluzione. I Montmorency vissero lì per diverse generazioni. Nel 1840, la cinta di Thiers, fortificazione che racchiude la capitale, attraversava il territorio di Montmorency e interrompeva l’accesso del parco al Bois de Boulogne. Essendo la tenuta meno gradevole con questo muro, gli eredi finirono poi per vendere il castello e le sue terre ai fratelli Pereire che costruirono questa enclave, situata vicino alla stazione di Auteuil servita dalla loro linea ferroviaria che gira intorno a Parigi. L’idea è quella di costruire un complesso residenziale, vicino a Parigi, che offra case vacanza per fuggire dalla capitale. Théodore Charpentier è l’architetto che intraprese la costruzione delle prime ville, vi furono addirittura costruite “dimore per artisti”. Nel 1853, Villa Montmorency aprì le sue porte.

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