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quanto vale “Humane”, il film di Caitlin Cronenberg, figlia di David?

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Per grandi mali, grandi rimedi. Di fronte a un cambiamento climatico che continua a peggiorare, le nazioni del mondo stanno optando, in un futuro che sospettiamo vicino, per una soluzione radicale: ridurre la loro popolazione del 20%, grazie alla legalizzazione dell’eutanasia. Nel paese in cui si svolge l’azione di “Humane” (probabilmente gli Stati Uniti), qualsiasi persona volontaria che si “arruola”, proclama il discorso ufficiale e quindi pone volontariamente fine alla sua esistenza, ha diritto ad una partenza tranquilla verso l’aldilà, mentre la sua famiglia vince un grosso jackpot. Di fronte all’afflusso di richieste, il governo ha addirittura subappaltato questa attività a società private, che vengono a casa della gente.

Charles York, un settantenne, famoso presentatore televisivo che ha cercato per tutta la vita di mettere in guardia sui danni ambientali, e la sua compagna Dawn, si iscrivono a questo programma per convinzione. E convocano i quattro figli di Charles per informarli della loro decisione. L’inizio di una giornata che si trasformerà in un gioco al massacro…

La terra felice dei regolamenti di conti familiari

Caitlin Cronenberg, figlia del regista canadese David Cronenberg, realizza qui il suo primo lungometraggio all’età di 40 anni dopo un’intensa carriera come fotografa. Accidenti, non può mentire, e se la cava piuttosto bene con questo thriller distopico, uscito nelle sale d’oltre Atlantico quasi un anno fa e poi passato per Shudder box, piattaforma specializzata nell’horror, prima di arrivare qui, da venerdì, su Paramount +.

In “Humane” (“umano”, in francese), tutti prendono la loro posizione, a cominciare dagli Stati che, invece di lottare efficacemente per salvare il pianeta, ricorrono alla soluzione estrema del calo demografico per cambiare ulteriormente qualcosa, attraverso gli accordi di Atene, chiaro riferimento ai vani accordi di Rio o di Parigi firmati nella realtà. L’occasione per un piccolo occhiolino sarcastico quando uno striscione annuncia in televisione che la Russia ha raggiunto il suo obiettivo con tre mesi di anticipo…

Ma non vengono risparmiati nemmeno gli individui. A cominciare dai quattro bambini York, che si uccideranno allegramente per un motivo che non sveleremo, ma con un certo entusiasmo. Il tutto sotto l’occhio feroce e disilluso di un quinto individuo, Bob, dipendente dell’azienda di eutanasia, senza dubbio il personaggio meglio interpretato del film.

Cupo, divertente, a volte violento e gioiosamente amorale, “Humane” soffre di un finale un po’ troppo telefonico. Ma risulta essere un perfetto complemento all’estetico “La stanza accanto”, di Almodóvar, che tratta anch’esso di eutanasia, ma con molto meno sangue e di secondo grado.

Nota dell’editore:
« Umano »,

Thriller canadese-belga di Caitlin Cronenberg, con Peter Gallagher, Sebastian Chacon, Emily Hampshire, Alanna Bale… 1h30. Su Paramount+.

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