L’agglomerato di Annemasse, con i suoi 94.000 abitanti (più del doppio in 60 anni) costituisce oggi il seconda area urbana dell’Alta Savoiacon una crescita demografica dello 0,8% annuo.
L’opportunità di creare a Zona di sviluppo concertato (ZAC) del 19 ettaria cavallo dei comuni di Annemasse, Ambilly e Ville-la-Grand, su terreni ferroviari dismessi, aree industriali incolte, edifici vetusti o attività in dismissione, apparivano quindi essenziali per lo sviluppo futuro del territorio.
Battezzato la Stellasi trova vicino al nuova stazione collegata al Léman Express (inaugurato nel 2019), una vera RER della Grande Ginevra.
Annemasse Agglotitolare dell’intervento, ha affidato, nel 2013, la direzione lavori (architettura, urbanistica, paesaggio e infrastrutture) dell’intero progetto a Studio parigino Devillers & Associés. “Il nostro lavoro di urbanisti, spiega Benoît Billy, direttore del progetto, consistette innanzitutto nel definire il disegno complessivo del quartiere, con la distribuzione degli edifici e dello spazio pubblico. Si tratta poi di supportare le operazioni immobiliari, in collaborazione con i propri architetti, e di definire i requisiti applicabili alle costruzioni.
L’eco-distretto di Annemasse, una seconda centralità della Grande Ginevra
Ciò riguarda la qualità spaziale, il comfort di utilizzo, i materiali. Vengono così prodotti prototipi di facciate per garantire che quanto si sta costruendo rispetti requisiti di qualità molto elevati.
“Quando abbiamo visitato inizialmente il posto, con Christian Devillers, precisa l’architettociò che ci ha colpito è stato il grande paesaggio che emergeva da un sito, all’epoca vuoto, facendoci desiderare di riancorarlo nel suo ambiente generando viste sulle montagne. Da qui l’idea di realizzare un grande parco lungo la linea ferroviaria, visibile arrivando in treno, importante dal punto di vista dell’immagine urbana”.
L’altra priorità era progettare ilEco-quartiere di Annemasse COME una seconda centralità della grande Ginevracon un’urbanità forte e qualitativa, rendendo più verde il collegamento con gli altri quartieri che lo circondano, tra la densità del centro cittadino e un’area residenziale.
“La sfida, per l’agglomerazione, sottolinea Benoît Billy, non si tratta solo di creare una zona residenziale, ma di allontanarsi dall’immagine di una città dormitorio prevedendo un mix di attività”.
1.600 unità abitative in arrivo per l’eco-quartiere Etoile, ad Annemasse
Ciò sarà ampiamente garantito, sia in termini di distribuzione delle attrazioni che a livello sociale, con, sul lato abitativo, quasi 1.600 unità abitative (oltre 100.000 m²), rispettando il principio per un terzo l’affitto sociale, per un terzo l’adesione agevolata (compresa la locazione reale congiunta) e per un terzo l’adesione gratuita.
Il terziario comprenderà 35.000 mq, l’istruzione superiore 15.000 mq, negozi 5.000 mq, attività e servizi 5.000 mq (compresi terzi posti, coworking, ecc.), alberghi anche 5.000 mq oltre ad attrezzature. come un gruppo scolastico, una palestra e un centro congressi.
Ad oggi è già presente un albergo (aperto nel 2021), vicino alla stazione, ed una palazzina con 57 alloggi (2022), mentre sono in corso diversi progetticompreso quello già ben avanzato delIstituto di Formazione Infermieristica (IFSI), e che la metà dei permessi di costruire sono già stati concessi.
In termini di costruzione, Il 2025 sembra essere un anno cruciale con alcuni 420 unità abitative da consegnareo più di un quarto del totale di un distretto che si prevede si sviluppi fino al 2031.
“Rispettare l’identità architettonica esistente della città”
Per UrbanEra, promotore urbano di Bouygues Immobilier, designato promotore della ZAC nel 2016, uno degli obiettivi è raggiungere un distretto a energia zero, grazie alla costruzione di edifici che consumano pochissima energia una rete di calore a biomassa e produzione di energia elettrica fotovoltaica.
Valentin Chabrand, project manager di Urbanera, condivide: “Al di là della nostra preoccupazione, è “fare un quartiere”, in modo che, quando verrà messo in pratica, la gente comprenda l’idea stessa di eco-quartiere”.
Molto è già stato fatto in questa direzione con la popolazione, con Annemasse Agglo e la Consiglio per l’Architettura, l’Urbanistica e l’Ambiente (CAUE) Di Alta Savoia. “Il nostro desiderio è rispettare l’identità architettonica esistente della città aggiornandola al tempo stesso”.
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