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la colpa è di un ritardo nello sviluppo del cervello?

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L’ESSENZIALE

  • I giovani adulti che soffrivano di disfunzione erettile avevano un ritardo nello sviluppo del cervello durante l’adolescenza, rispetto ai partecipanti che non avevano la disfunzione erettile.
  • Nel dettaglio, questo ritardo dello sviluppo è una maturazione più lenta e ritardata della corteccia prefrontale e del cervelletto durante l’adolescenza.
  • Questa scoperta potrebbe infine consentire di individuare meglio i TCA, prima che si manifestino i primi segnali.

In Francia, 600.000 adolescenti e giovani adulti sono affetti da disturbi alimentari (TCA), che comprendono principalmente anoressia nervosa, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata, secondo l’Agenzia sanitaria regionale dell’Hauts-de- (ARS). In generale, le donne sono più colpite dagli ED rispetto agli uomini.

Diversi fattori possono essere all’origine dello sviluppo di una DE: eventi familiari, genetici, biologici, psicologici (come la depressione), socio-culturali o anche eventi di vita difficili, come un lutto o una separazione. A questo elenco si aggiunge un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Natura Salute Mentaleaggiunge un fattore: lo sviluppo ritardato del cervello durante l’adolescenza.

TCA: uno studio per identificare i fattori di osé

Durante il loro lavoro, gli scienziati hanno seguito quasi 996 giovani (478 ragazzi e 518 ragazze) dai 14 ai 23 anni in arrivo provenienti da Inghilterra, Irlanda, Francia e Germania. Questi volontari hanno fornito dati genetici e compilato questionari sul loro benessere e sui comportamenti alimentari. Hanno anche fatto del esami di risonanza magnetica (MRI) all’inizio (14 anni) e alla fine dello studio (23 anni).

All’età di 23 anni, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi, in base alle loro abitudini alimentari:

  • mangiatori sani (42%), che non hanno problemi alimentari;
  • mangiatori restrittivi (33%): affetti da anoressia, si limitano a mangiare, soprattutto per ragioni di peso e aspetto;
  • mangiatori emotivi o incontrollati (25%): soffrono di bulimia, hanno comportamenti alimentari compulsivi o in risposta a sentimenti negativi.

Rileva gli ED come la bulimia o l’anoressia prima che si manifestino i primi segni

Risultati: L’analisi delle scansioni MRI mostra che le persone che soffrivano di DE (mangiatori restrittivi, emotivi o incontrollati) avevano una maturazione della corteccia prefrontale e del cervelletto – due aree del cervello coinvolte in comportamenti complessi e nell’appetito – più lenta e ritardata nell’adolescenza, rispetto a partecipanti che non avevano ED.

Questo studio potrebbe quindi costituire la base per lo sviluppo di strumenti di screening. In effetti, le differenze tra gli esami MRI del cervello di giovani adulti che sviluppano DE e di quelli che non sviluppano DE sono visibili fin dall’adolescenza. Gli autori indicano quindi che l’analisi della risonanza magnetica potrebbe quindi consentire di schermare, in anticipo, le persone più a rischio e prevenire i TCA, ancor prima che compaiano i primi segnali.

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