Yannick Neuder invita venerdì a Franceinfo una “sensibilizzazione collettiva”, mentre il piano bianco è stato attivato in 87 ospedali.
Pubblicato il 01/10/2025 14:39
Aggiornato il 01/10/2025 14:41
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Il ministro della Salute, Yannick Neuder, ha riconosciuto venerdì 10 gennaio su France Inter il sistema sanitario francese “è in tensione”mentre circa 87 ospedali hanno attivato il loro piano bianco “700 ospedali che accolgono le emergenze”. Di fronte alla situazione, Yannick Neuder, che si è recato venerdì scorso all’ospedale Cochin di Parigi, sottolinea l’importanza dei gesti di barriera.
Per il ministro “dobbiamo ricordare la necessità di una consapevolezza collettiva per alleviare i nostri caregiver ricordando i gesti di barriera”. Per il ministro in parte lo è “relax” della popolazione di fronte a gesti di barriera che spiega questa situazione: “Il mio ruolo come ministro è ricordare alla gente che dobbiamo alleviare i nostri caregiver […] Abbiamo avuto meno influenza e gastro-influenza durante il Covid”.
Lo precisa anche il ministro “che trarremo le conclusioni sul grado di partecipazione” alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, aggiungendo di passaggio: “Penso che non stiamo vaccinando abbastanza […] Dovremo enfatizzare ulteriormente la prevenzione attraverso la vaccinazione antinfluenzale”.
Interrogato sullo stato del sistema sanitario francese messo a dura prova da questa epidemia di influenza, il ministro ha assicurato “per riuscire a rifondare un sistema di ricovero forte ci vuole tempo”. Aggiunge: “Siamo parte – mi auguro – di un’azione di sostenibilità, di stabilità, per poter riformare il nostro sistema sanitario”precisandolo anche“dobbiamo formare più operatori sanitari”.
Infine, sulla questione se rendere obbligatoria o meno la vaccinazione contro l’influenza dei caregiver, il ministro spiega “vale la pena porre la domanda” e quello“dovremo trarre le conclusioni da questo nuovo episodio influenzale”. “È anche nell’interesse di poter preservare il nostro sistema ospedaliero. Dobbiamo essere vigili, soprattutto nei confronti dei più deboli. In un certo senso è un atto di tutela”..
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