Quale sarà il futuro di Anthony Moris? Il portiere risponde a diverse domande e in particolare parla del suo futuro.
Prima di affrontare il Club Brugge in campionato questa domenica, Anthony Moris ha rilasciato un'intervista al RTBF. Il capitano dell'Union Saint-Gilloise ha colto l'occasione per affrontare numerosi argomenti.
Il portiere ha innanzitutto espresso il suo parere sul suo allenatore: “Non avevo dubbi su Sébastien Pocognoli come allenatore. Io invece avevo solo certezze: diventerà un grandissimo allenatore. Lo conosco molto bene, ma al di là delle nostre affinità, conosco il suo impegno quotidiano e la sua capacità di non arrendersi mai.”
“Se c'era qualcuno che si rendeva conto della qualità del gruppo, era lui. A volte vorrei chiamarlo 'Poco', ma mi trattengo: davanti agli altri dico quindi 'Coach'”, sottolinea fuori il lussemburghese.
La mia valigia è pronta
Il nativo diArlon poi parla del suo futuro: “La mia priorità innanzitutto sarà restituire un po' di tempo alla mia famiglia, poi magari restituire anche al calcio quello che mi ha dato, consigliando i giovani all'interno di un'agenzia di management… ma con il mio stile: non come fanno alcuni adesso. Ma ho la possibilità, all'Union, di giocare in un club sano, con persone sane… Quindi questo mi riconcilia un po' con i valori del calcio professionistico”.
“E fino ad allora, magari finalmente… un trasferimento all'estero? Mi manca il sole… Ma allora, più il sole del Mediterraneo che quello dell'Arabia Saudita: ho bisogno di un obiettivo sportivo… Me lo ha detto Sofiane Boufal, ecco perché è tornato in Europa. Quando sei un concorrente e hai giocato per titoli in grandi campionati, non importa quanti soldi puoi guadagnare: sei sul campo per vivere emozioni Ma. altrimenti la mia valigia è pronta: possiamo salire sull'aereo quando vuoi.”
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