L’attuale trattamento per gli attacchi di emicrania è principalmente farmacologico. Ma la sua efficacia è talvolta limitata, con un rischio significativo di effetti collaterali e di un consumo eccessivo, il che ha suscitato interesse per altri metodi di trattamento.
La neuromodulazione viene offerta in neurologia da oltre 50 anni. Occupa un posto sempre più importante come trattamento alternativo o complementare alla farmacoterapia delle cefalee primarie.
La possibilità di effettuarlo su larga scala, e con modalità non invasiva, che consenta di minimizzare gli effetti collaterali, è stata tuttavia ostacolata dalla mancanza di prove della sua efficacia (in particolare perché è difficile valutarlo a livello stesso tempo) ‘cieco), ma anche a causa del costo dei dispositivi.
Una ricerca sempre più attiva
sTMS (Stimolazione magnetica transcranica a singolo impulso) si è dimostrato efficace attraverso due studi che prevedevano una stimolazione “esca” di qualità nel trattamento precoce dell’emicrania con aura. Ha inoltre dimostrato che la sua efficacia persiste a lungo termine nei pazienti con emicrania difficili da trattare che hanno risposto al trattamento, mentre uno studio nella vita reale ha dimostrato che questo metodo di trattamento è stato ben tollerato, con un solo paziente che ha dovuto interrompere il trattamento per problemi cutanei. sensibilità.
Gli effetti collaterali, quando presenti (circa il 15% dei pazienti), sono stati generalmente moderati e transitori. Gli esperti spiegano la sua attività sull’aura bloccando le onde lente di depolarizzazione corticale, probabilmente promuovendo l’attività inibitoria GABAergica, e la sua azione sull’emicrania inibendo i neuroni talamocorticali nocicettivi.
Tuttavia, i dispositivi sTMS non sono ampiamente utilizzati, il che ha portato Giorgio Lambru (Kings College, Londra) a dare un’occhiata più da vicino alla stimolazione sopraorbitale transcutanea. Questo dispositivo fornisce un’efficacia dello stesso ordine della sTMS nella prevenzione dell’emicrania episodica e con un’eccellente tolleranza.
“Ma l’attrattiva di questa attrezzatura è difficile da ottenere, il che rende difficile la realizzazione degli studi”sottolinea citando 3 studi convincenti. In ogni caso questo dispositivo sembra efficace, anche se utilizzato successivamente durante l’attacco di emicrania e nei pazienti che non rispondono ai trattamenti orali. Tuttavia, la sua efficacia sembra limitata (e simile a quella della sTMS) nei casi di emicrania cronica.
La stimolazione auricolare transcutanea del nervo vago (t-VNS auricolare), che consente l’attivazione attraverso le fibre mieliniche afferenti Abeta del nervo vago, nucleo del fascicolo solitario, sembra, in uno studio condotto su 86 pazienti, dare risultati migliori rispetto ad altre procedure di stimolazione.
La neuromodulazione elettrica remota (REN) è un nuovo trattamento acuto per l’emicrania che stimola i nervi periferici del braccio per indurre la modulazione condizionata del dolore. Ha il vantaggio di poter modulare l’intensità della stimolazione e ha mostrato un grande potenziale sia nell’emicrania episodica che nell’emicrania cronica.
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