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“Si muore di meno, ma dobbiamo fare il test”

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“Stai attento, ti pungo il dito”avverte Florence Villaudière, infermiera dell’associazione Dipendenze Francia. “Non dovrebbe far male, prenderò solo qualche goccia di sangue”spiega. Martedì 3 dicembre 2024, due giorni dopo la Giornata mondiale contro l’AIDS, l’associazione ha organizzato uno stand di proiezione per gli studenti presso il Centro di studi superiori di Châteauroux.

Nel 2023, 5.500 persone scopriranno di essere sieropositive in Francia e si stima che circa 11.000 persone non sappiano di essere portatrici del virus. Numeri che ricordano l’importanza dello screening per le infezioni sessualmente trasmissibili.

Screening gratuito, senza prescrizione, senza appuntamento in laboratorio

“Si sente parlare molto meno dell’HIV rispetto a prima”preoccupa Coline André, la studentessa dietro l’organizzazione dell’evento. “Ma lo screening è importante e mi sono detto che farlo sul posto avrebbe incoraggiato gli studenti a venire. » Secondo Chloé Bignet, infermiera di Addictions , “Le persone vengono sottoposte a meno test da Covid-19. Hanno anche molta meno paura dell’HIV perché sappiamo che possiamo convivere normalmente con esso. Ne moriamo meno, ma dobbiamo fare il test”avverte.

Tra i pochi studenti presenti all’inizio della giornata, la maggioranza erano giovani donne. “Non l’ho mai fatto, quindi ho pensato che fosse un’occasione quando ho visto il poster, ma non mi preoccupa davvero.”sorride Céline. Un sentimento condiviso. Anche Flavie verrà per la prima volta. Se non ce l’ha “nessun motivo di preoccuparsi”viene sottoposta al test “avere la coscienza pulita, perché non si è mai sicuri al 100%”. Ipek è al primo anno di università e studia Lingua Straniera Applicata. “Al liceo seguivamo un corso sulle malattie sessualmente trasmissibili (infezioni sessualmente trasmissibili). Mi stava attraversando la testa. Non ero preoccupato, ma volevo assicurarmi che tutto andasse bene.” dice, uscendo dopo un test negativo.

Nessuna diagnosi definitiva

Trod, test rapido di orientamento diagnostico, utilizzato in questa campagna di screening può fornire un risultato rapido, in meno di trenta minuti, per HIV, epatite B e C. “Deve diventare un gesto innocuo”continua Florence Villaudière, la quale sottolinea però che questo test non è valido “non permette di fare una diagnosi definitiva, ma di indirizzare le persone verso un adeguato supporto medico nel caso il test risulti positivo”.

E anche se la prospettiva di scoprire di avere il virus può intimidire, “siamo più sani quando lo sappiamo e siamo supportati”osserva Chloé Bignet. Dal 2022, lo screening con esami del sangue è gratuito, senza prescrizione e senza appuntamento in tutti i laboratori francesi. Dal 1È A settembre è così anche per le altre malattie sessualmente trasmissibili, per le persone di età inferiore ai 26 anni che vorrebbero sottoporsi al test.

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