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HIV/AIDS: l’associazione AIDES continua la sua lotta

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Accesso alle cure e lotta alla discriminazione: grandi questioni

Sebbene i trattamenti siano molto efficaci, l’accesso alle cure e alla prevenzione rimane complesso in Francia per le persone più emarginate e discriminate. L’associazione raccomanda un approccio comunitario: “Raggiungere i più interessati, il più vicino possibile a dove vivono e socializzano, è essenziale per ricreare un rapporto di fiducia con il sistema sanitario. Per fare ciò, rimuovere le barriere di discriminazione – siano esse dovute all’orientamento sessuale, alle pratiche sessuali o all’uso di droghe – è fondamentale per promuovere l’accesso alle cure e allo screening. »

Finanziare la lotta: un investimento a lungo termine

Nonostante i progressi, il presidente dell’associazione avverte del calo dei finanziamenti destinati alla lotta contro l’HIV in Francia. Tuttavia, sono necessari investimenti costanti per raggiungere le popolazioni lontane dal sistema sanitario. “Altri paesi hanno assistito a una recrudescenza dell’epidemia quando i finanziamenti sono diminuiti. La Francia deve rimanere vigile se vuole veramente sradicare l’HIV. »

Combattere le idee preconcette: un problema di salute pubblica

Un’altra battaglia dell’associazione è la lotta contro la sierofobia. Nel 2024, le persone sieropositive continuano a essere percepite come fonte di un certo disagio nella società: il 14% dei francesi dichiara di sentirsi a disagio all’idea di frequentare lo stesso studio medico di una persona sieropositiva, il 16% a l’idea di avere un collega di lavoro sieropositivo.

Attraverso campagne di comunicazione, AIDES evidenzia il principio “I = I” (Undetectable = Untransmittable). Tuttavia, persistono pregiudizi, alimentati dalla mancanza di comprensione delle realtà scientifiche. “In Francia, molte testimonianze sottolineano che la sofferenza delle persone sieropositive risiede più nel rifiuto sociale che nella malattia stessa”, sottolinea.

Da un recente sondaggio emerge che il 77% dei francesi pensa ancora che una persona in cura possa trasmettere il virus attraverso rapporti sessuali non protetti. “In realtà, una persona sieropositiva in cura con una carica virale non rilevabile non può trasmettere l’HIV, nemmeno durante i rapporti sessuali senza preservativo. È quindi essenziale diffondere queste informazioni per ridurre le paure e promuovere l’inclusione”, precisa Camille Spire.

HIV/AIDS in chiffres

– Quasi 5.500 persone scopriranno di essere sieropositive nel 2023 in Francia.
– Oggi in Francia vivono 200.000 persone affette da HIV, di cui 10.000 non ne sono consapevoli.
– Nel 2023 nel mondo sono morte di AIDS 630.000 persone.

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