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Uno sguardo al 18° giorno delle Reti di Salute Perinatale

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Luc Ginot, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’ARS Île-de-, ha aperto la giornata accogliendo con favore le azioni realizzate dalle reti sanitarie in materia di assistenza perinatale e l’esemplarità del lavoro collaborativo, interdisciplinare e trasversale in materia di assistenza perinatale… Consapevole delle difficoltà che persistono e che addirittura aumentano, ha ricordato l’impegno dell’Agenzia a sostenere i partner e a restare mobilitata sulle questioni relative all’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, uguaglianza tra donne e uomini e garanzia dei diritti degli indigenti (assistenza medica statale, alloggio, ecc.).

Fabrice Gzil, professore associato di filosofia ed etica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Parigi Saclay e condirettore dell’Espace Éthique Île-de-France, ha svolto il ruolo di guida durante questo evento. Grazie ai suoi interventi esperti, ha favorito una riflessione approfondita in ogni tavola rotonda. Fin dall’apertura, ha evidenziato i punti chiave da considerare nel campo dell’etica: il quadro normativo, l’importanza di una costante messa in discussione delle pratiche, l’impegno per i valori portati nel campo della perinatalità, nonché la necessità di esplicite consenso.

Gli interventi e le discussioni si sono svolti attorno ai 4 principi fondamentali dell’etica e attraverso tematiche relative a:

  • La relazione terapeutica : con esempi sull’allattamento al seno, la scelta della modalità di interruzione volontaria della gravidanza, il vissuto della paziente al parto.
  • Disuguaglianze e precarietà : con la nozione di assistenza differenziata, la promozione del lavoro sociale a sostegno della cura delle donne e poi con la presentazione di un sistema innovativo “l’unità di supporto personalizzato” che si adatta ai vincoli e ai bisogni delle donne vulnerabili.
  • Situazioni particolari di elevata vulnerabilità : in particolare nell’ambito della rianimazione di neonati estremamente prematuri e poi nell’opera di tutela dell’infanzia, sia dal punto di vista medico che legale, in un contesto di violenza intrafamiliare.
  • Screening e prevenzione : intorno alla depressione postpartum, agli screening per la sindrome di Down e alla sordità con il punto di vista e le testimonianze dei genitori.

Questa giornata dedicata all’etica e alla perinatalità ha suscitato una riflessione collettiva su temi costantemente messi in discussione, in relazione ai nostri parametri etici, giuridici e morali.

Ciò che emerge è la promozione del lavoro di “cura”, del “prendersi cura” e delle competenze “non tecniche” sottolineando la formazione degli operatori sanitari alla comunicazione al fine di favorire decisioni informate e condivise. Attenzione è stata posta anche al necessario riconoscimento del lavoro sociale, ruolo essenziale nella cura delle donne più vulnerabili.

Al centro di questa giornata, abbiamo mantenuto l’importanza di rivalutare il rapporto caregiver-paziente: sostegno, scambio e confronto, da realizzare con “ gentilezza, tatto e delicatezza ”, senza cercare di convincere e assicurando al tempo stesso una buona comprensione da parte dell’interessato.

È essenziale consentire alle donne e ai genitori di esprimere il loro diritto di dire “no”. Questo rifiuto deve poter essere accettato senza giudizio, senza mettere in discussione la qualità delle informazioni fornite, né il lavoro dei professionisti.

Questa giornata arricchente ci invita a continuare la riflessione e a mettere costantemente in discussione le pratiche professionali per sostenere sempre meglio le donne, i genitori, i bambini e le famiglie.

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