Lunedì 18 novembre, l’unione dei vini Terroir Pézenas ha tenuto la sua quarta assemblea generale e ha fatto il punto sul dossier della denominazione AOP Pézenas, ora nelle mani di Inao.
“Il riconoscimento della nostra denominazione è ormai a portata di mano e può rappresentare una ricchezza non solo per i vini e i viticoltori ma anche per i luoghi, i paesaggi e il turismo del nostro territorio”. Il sindacato Terroir Pézenas, presieduto da Jacques Bilhac, ha tenuto, questo lunedì 18 novembre, il 4e edizione delle sue dichiarazioni generali, presso il municipio della città Piscénoise.
“L’idea è quella di riunire tutti coloro che ruotano intorno al vino: ristoratori, osti, eletti, uffici turistici. Tutti coloro, insomma, che possono avere interesse, direttamente o indirettamente, alla nascita di una denominazione specifica, con la vantaggi economici che vanno di pari passo”continua questo presidente appassionato e volontario.
Lavorare insieme
Tuttavia, per il momento, la città di Pézenas è molto più conosciuta per i suoi uomini famosi (Molière, Boby Lapointe), il suo patrimonio o i suoi antiquari che per i suoi vini. “Si tratta già di riorganizzarsi e lavorare insieme affinché, quando otterremo questo riconoscimento, potremo stabilire il nome di Pézenas come riferimento del vino a immagine di Saint-Émilion”.
Per fare ciò prese forma un’associazione, preludio poi alla costituzione di una SCIC (Società Cooperativa di Interesse Collettivo). Il suo nome di battesimo: “Eruzione di un territorio”, in riferimento al basalto, questa roccia vulcanica che costituisce l’anello di congiunzione tra le terre e i suoli dei 15 comuni della futura denominazione.
“Eruzione di un territorio”, un’associazione per brillare
Il progetto era nell’aria da un paio d’anni. È stato creato e depositato lo statuto ma finora non abbiamo avuto il tempo di realizzarlo veramente perché eravamo assorbiti nel mettere insieme il dossier depositato presso l’Inao (Istituto Nazionale delle Denominazioni di Origine e Qualità)”.
Da questo momento in poi la palla è nel campo di Inao. La sentenza dovrebbe arrivare nel 2025, probabilmente a fine anno. “Fino ad allora, poiché abbiamo il know-how, si tratta di farlo conoscere ampiamente”.
Calendario INAO
I 15 comuni riuniti nell’unione dei vini Terroir Pézenas beneficiano dal 2006 della denominazione Languedoc Pézenas per i loro vini rossi. Ora rivendicano l’AOP Pézenas e hanno presentato un dossier in tal senso all’Inao (Istituto Nazionale della Denominazione d’Origine). Questa ha varcato la soglia dell’organismo regionale dell’Inao, che l’ha trasmessa a livello nazionale. Il dossier sarà esaminato a Parigi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Verrà quindi nominata una commissione che si recherà sul posto, nel corso della 1È e 2e trimestri del 2025, a contatto con i diversi viticoltori. Presenterà le sue conclusioni e difenderà il progetto davanti all’INAO, che prenderà la sua decisione. Una volta convalidata dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Unione Europea, la denominazione Pézenas esisterà ufficialmente. “Se tutti i pianeti fossero allineati, dovrebbe volerci al massimo un anno”.
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