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Antibiotici: la Francia resta tra i maggiori consumatori, a che punto siamo con il calo delle prescrizioni?

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ENel 2023, l’uso di antibiotici in Francia ha mostrato segni di stabilizzazione, con un leggero calo del -0,2% delle prescrizioni in medicina di comunità rispetto al 2022, secondo Public Health .

Secondo un indicatore espresso in dosi giornaliere definite (DDJ) per 1000 abitanti, questo consumo è diminuito del 3,3%. Questo declino fa parte di a trend in calo dal 2013seppure temporaneamente interrotto dalla pandemia di Covid-19.

Chi ne prescrive di più?

Se i medici di base hanno ridotto le loro prescrizioni dell’1,3%, quelle degli odontoiatri e dei medici specialisti sono aumentate rispettivamente dell’1,4% e del 4,6%. Dal 2013 sono soprattutto gli odontoiatri a registrare un aumento medio annuo delle prescrizioni di antibiotici pari al +0,7%.

Consumi ancora elevati in Europa

Sanità pubblica La Francia registra 820,6 prescrizioni ogni 1000 abitanti nel 2023. Francia mira ad una riduzione a meno di 650 prescrizioni di antibiotici ogni 1000 abitanti all’anno entro il 2025, obiettivo fissato dalla Strategia Nazionale per la Prevenzione delle Infezioni e delle Resistenze agli Antibiotici.

Nonostante questo calo, la Francia resta uno dei paesi con il maggior consumo di antibiotici in Europa, collocandosi al quinto posto.

Chi usa più antibiotici?

I dati di Public Health France rivelano disparità significative nell’uso degli antibiotici a seconda dell’età, del sesso e della regione:

– Bambini piccoli : riduzione delle prescrizioni per chi ha meno di 5 anni, tornando su un livello leggermente inferiore a quello del 2019.

– Differenza tra uomini e donne : nel 2023 il 56,2% dei consumi (in DDJ) e il 59,1% delle prescrizioni hanno riguardato le donne.

anziane : i consumi restano più elevati tra gli over 65.

– Più consumi al Sud : Le regioni Corsica e PACA mostrano un consumo più elevato.

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