I farmaci antiretrovirali, che curano i pazienti affetti da HIV-AIDS, rimangono accessibili nonostante l’insicurezza e gli sfollamenti forzati delle popolazioni nelle regioni di Beni, Lubero e Butembo, nella provincia del Nord Kivu. La disponibilità di questi medicinali essenziali offre un immenso sollievo alle persone sieropositive in questa regione del Nord Kivu.
A differenza di altre regioni dove l’esaurimento delle scorte di antiretrovirali rappresenta un grave problema, a Beni, Butembo e Lubero l’offerta di farmaci è relativamente stabile. Diversi centri sanitari sono regolarmente riforniti, il che permette ai pazienti sieropositivi di seguire la cura senza interruzioni. Ecco la testimonianza di una donna, in cura antiretrovirale da 14 anni:
“Ero diventato molto debole, pesavo solo 25 kg. Nel 2010, quando ho scoperto di avere l’HIV/AIDS, ho iniziato la terapia antiretrovirale. I medicinali sono sempre disponibili. Oggi sono un esempio vivente: sono forte, posso lavorare. »
Questo accesso regolare alle cure è il risultato degli sforzi costanti delle autorità sanitarie, sebbene la guerra abbia reso difficile l’accesso alla regione. Un altro paziente racconta la sua esperienza:
“Oggi siamo nel 2024, quasi 20 anni che convivo con l’HIV. Quando ho iniziato a prendere gli ARV pesavo 38 kg, attualmente ho 55 kg che ho perso a causa della malattia da HIV. I medicinali sono disponibili in tutte le strutture dove sono in cura”.
L’accesso costante al trattamento antiretrovirale consente a molti pazienti di ritrovare forza e speranza, anche se devono affrontare un’altra battaglia: lo stigma e il rifiuto sociale.
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