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Utilizzo del glucometro da parte dei non diabetici: “La gente impazzirà letteralmente”

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L’uso continuo di misuratori di zucchero nel sangue in persone senza diabete potrebbe avere conseguenze dannose sulla loro salute mentale oltre ad aumentare la pressione sul sistema sanitario, denuncia un medico di medicina sperimentale.

I centri sanitari americani stanno facendo scalpore offrendo monitoraggi continui del glucosio per “ottimizzare i livelli di energia” dei pazienti non diabetici ed evitare picchi e cali di zucchero nel sangue.

I pazienti possono quindi adattare la propria dieta in modo personalizzato monitorando i livelli di glucosio in tempo reale. Eccessiva sorveglianza medica, secondo il dottor Denis Boucher, esperto medico

“Non ha senso, è incredibile”, ha detto il Il dottor Denis Boucher a Mario Dumont alla radio QUB su 99.5FM Montreal.

Secondo l’esperto, l’uso di questi monitor da parte di persone sane potrebbe causare eccessiva ansia.

“Le persone diventeranno letteralmente pazze, letteralmente ansiose”, ha avvertito, spiegando che i livelli di zucchero nel sangue sono “troppo una variabile che cambia su base giornaliera” per essere costantemente monitorata.

«Se si fa una passeggiata 20 minuti dopo aver mangiato, si riduce il livello di zucchero nel sangue del 35%», ha sottolineato il medico, a dimostrazione che i dati possono cambiare rapidamente.

Per una persona sana che fa esercizio fisico e gestisce la propria dieta, monitorare i livelli di zucchero è “semplicemente fonte di ansia e totalmente inutile”, ritiene il dottor Boucher.

Il mito dello zucchero come nemico

Contrariamente alla credenza popolare, il dottor Boucher ritiene che lo zucchero non sia necessariamente il nemico dei nostri tempi.

Secondo lui, l’aumento delle malattie cardiache, dell’obesità e del diabete a partire dagli anni ’70 è dovuto a “un’errata interpretazione scientifica” che ha portato ad una diminuzione dei grassi negli alimenti e ad un aumento dei carboidrati.

“Non appena faccio buone scelte in termini di cibo, mi attengo ai cereali integrali, alla frutta, alla verdura, alle noci, alle mandorle, mi attengo ai cibi integrali, non a quelli trasformati, il mio livello di zucchero nel sangue sarà gestito in modo abbastanza normale”, ha dice.

L’esperto è preoccupato anche per il rischio di interpretazioni errate dei dati da parte di non professionisti. “Troppi dati sono pericolosi, non sono interpretabili”, ha affermato.

Teme che questa tendenza possa complicare ulteriormente il rapporto medico-paziente, con i pazienti che potenzialmente “ostacolano un ragazzo che ha frequentato dieci anni di college” in base alle loro interpretazioni dei dati del loro monitoraggio.

“Se prendiamo un individuo lasciato a se stesso, che arriva e cerca di analizzare una serie di dati fuori contesto, sarà terribilmente da incubo”, ha avvertito.

*Questo testo, generato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, è stato rivisto e validato dal nostro team sulla base di un’intervista realizzata presso QUB

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