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Halyzia: intelligenza artificiale per la diagnosi dell’epilessia

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Foto illustrativa dell’Intelligenza Artificiale (AI)

Credito: Unsplash / Igor Omilaev

L’epilessia colpisce quasi l’1% della popolazione in Francia, ovvero circa 600.000 persone. Tra questi, 200.000 continuano a subire attacchi nonostante i trattamenti e le operazioni farmacologiche. Questo è il problema che la start-up di Tolosa Avrio Medtech sta affrontando con la sua innovazione rivoluzionaria, “Halyzia”. Dopo dieci anni di ricerca, questa IA promette di trasformare la vita dei pazienti migliorando notevolmente l’accuratezza delle diagnosi.

Come funziona?

L’intelligenza artificiale sviluppata da Avrio Medtech consente di rilevare biomarcatori (molecole biologiche consentire di verificare il rischio dell’insorgenza di una malattia, la presenza di una malattia, l’evoluzione di una malattia o gli effetti di un trattamento) epilessia, anche al di fuori dei periodi convulsivi. Il dispositivo è in grado di individuare le microoscillazioni del cervello, invisibili a occhio nudo, consentendo così di localizzare con precisione l’area responsabile delle crisi epilettiche. Questo progresso offre un notevole risparmio di tempo, riducendo la durata dei ricoveri perché non è più necessario attendere che si verifichi un attacco per fare una diagnosi affidabile.

Esempio di visualizzazione dei dati nell’interfaccia Halyzia

Credito: Avrio MedTech

Un futuro promettente

Halyzia rappresenta un’immensa speranza per i pazienti epilettici che, fino ad ora, dovevano spesso sottoporsi ad un intervento chirurgico per sperare in un sollievo. Tuttavia, quasi la metà dei pazienti operati vede ricomparire le crisi dopo cinque anni. Grazie a questa IA, la localizzazione delle aree che causano le crisi è più precisa, aumentando così le possibilità di un trattamento duraturo.

Se tutto andrà come previsto, il dispositivo Halyzia potrebbe essere approvato entro il 2026, segnando un passo cruciale nella cura dei pazienti affetti da epilessia. Avrio Medtech è già stata premiata per la sua innovazione ricevendo il Trofeo dell’Innovazione durante il Congresso Occitane Innov’ dell’8 ottobre 2024. In definitiva, questa tecnologia potrebbe avvantaggiare migliaia di pazienti, non solo in Francia, ma in tutto il mondo.

L’iniziativa potrebbe aprire anche ad altre patologie secondo Ludovic Gardy, cofondatore della start-up Avrio MedTech: « Tra qualche anno vogliamo concentrarci sui dati del sonno utilizzando le stesse modalità di lavoro e gli stessi strumenti. ».

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