E se diventassi proprietario dell’ex appartamento parigino della cantante Anna Judic?

E se diventassi proprietario dell’ex appartamento parigino della cantante Anna Judic?
E se diventassi proprietario dell’ex appartamento parigino della cantante Anna Judic?
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DInnanzitutto c’è questa facciata decorata che scopriamo alla fine di rue du Cardinal-Mercier, nel cuore del quartiere Nuova Atene al 9e borgo. Qui una porta di legno di quercia riccamente scolpita, là balconi decorati con vasi, sfingi e donne alate, e qua e là bassorilievi, motivi vegetali, colonne scanalate, e soprattutto un immenso tetto di vetro decorato come una vetrata. Basti dire uno stile eclettico che lascia facilmente immaginare cosa si nasconde al suo interno.

Ma prima di andare oltre, torniamo alle origini e soprattutto alla donna alla quale dobbiamo questa villa privata costruita nel 1883. Se il suo nome oggi ci è poco familiare, a meno che non siamo appassionati di canto lirico, Anna Judic (1849-1911 ) fu una delle figure essenziali dell’operetta della Belle Époque, e in particolare del Théâtre des Variétés, assumendo ruoli scritti da Jacques Offenbach e incarnando poi quelli immaginati dal marito, il drammaturgo Albert Millaud, anche lui fondatore della Piccolo diario.

Per quasi vent’anni, la cantante occuperà il fronte del palco e trionferà tra operette, vaudeville e opere buffe, come La Roussotte, Lili, La moglie di papà et Mam’zelle Nitouche il cui clamoroso successo gli frutterà, si dice, la bella somma di un milione di franchi. Abbastanza per avviare la costruzione della sua villa privata che affidò a Jacques Drevet, un architetto orientalista legato al viceré d’Egitto, che progettò in tale veste il porto di Alessandria.

Ha poi progettato i suoi interni in “un vertiginoso mix di architettura rinascimentale, neogotico alla Luigi II di Baviera e seicentesco”.e secolo barocco”, precisa una pubblicazione della Società di Storia e Archeologia, Vecchia Montmartrededicato a Otto Klaus Preis, di cui avremo occasione di parlare ancora poco dopo.

Soggiorno cattedrale e camino in legno intagliato

Il visitatore viene così accolto in una sala alta quasi otto metri, inondata di luce grazie alla monumentale vetrata che riproduce L’incontro di Antonio e Cleopatracelebre affresco di Giambattista Tiepolo. A questo si aggiungono un gigantesco camino gotico in legno intagliato, un trono sormontato da una cupola coronata, un soffitto dipinto da Georges Clairin raffigurante Anna Judic nei suoi ruoli principali, e una scala a chiocciola che conduce ad una loggia da cui si può immaginare la cantante cantare. una canzone durante i suoi numerosi ricevimenti dove tutti accorrevano Elenco sociale.

Tanti elementi che sono stati preservati nonostante la vendita dell’hotel da parte dell’attrice, nel 1891, in seguito a difficoltà finanziarie, alla divisione della proprietà in più lotti dopo la seconda guerra mondiale e al succedersi di diversi proprietari.

Tra questi, il famoso Otto Klaus Preis, citato poco sopra. Negli anni ’70 l’eminente stilista di Nina Ricci, appassionata d’arte, si lasciò affascinare dall’appartamento, oggi proposto in vendita, concentrando in tutto e per tutto lo spirito originario del luogo. “Per tutta la sua vita non cessò mai di restaurare e perfezionare questo straordinario ambiente, attraverso l’acquisto di mobili secondo […] la stravaganza di questo decoro”, riporta ulteriormente la pubblicazione Vecchia Montmartre.

È lui che farà registrare la proprietà e la sua facciata come monumenti storici. Ancora lui che, grazie alle serate musicali, restituirà alla casa la vita sociale che aveva perso dalla partenza di Anna Judic. E questo, fino alla sua morte, avvenuta nel 2003, che ha permesso ad una coppia di antiquari, appassionati anche d’arte, di diventarne proprietari e di perpetuare per più di vent’anni la sua atmosfera unica.

L’appartamento di Anna Judic conta oggi cinque vani, di cui due camere da letto e un soggiorno cattedrale, distribuiti su 154 metri quadrati. Il tutto messo in vendita da John Taylor per 5,2 milioni di euro.

Il dettaglio che fa la differenza


Da scoprire


Canguro del giorno

Risposta

Senza dubbio, secondo Geoffrey Benoit, co-direttore esecutivo di John Taylor a Parigi, “la tipologia di bene che suscita l’interesse delle persone che provano un’attrazione per il patrimonio e che desiderano provare un’emozione, o anche vivere un’esperienza estetica” .

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