Signor Presidente,
Permettetemi innanzitutto di ringraziare l’Algeria per aver organizzato questo incontro, nonché il Segretario generale per il suo briefing.
La Francia accoglie con favore l’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, reso possibile grazie agli sforzi di Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Invita le parti ad attuarlo integralmente.
Questo accordo dovrebbe consentire il rilascio di tutti gli ostaggi, compresi i nostri due connazionali, Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi, nonché l’invio massiccio di aiuti a beneficio delle popolazioni.
Di fronte ad un’emergenza, tutti gli accessi devono essere aperti senza indugio. Il lavoro delle organizzazioni internazionali e degli attori umanitari deve essere facilitato da Israele, in conformità con il diritto internazionale e gli ordini della Corte internazionale di giustizia. Le Nazioni Unite devono essere in grado di fornire aiuti senza ostacoli. La Francia riafferma il suo pieno sostegno all’azione insostituibile dell’UNRWA nei territori palestinesi occupati.
Il futuro della Striscia di Gaza deve essere parte di quello di un futuro Stato palestinese. Dobbiamo impedire ad Hamas di riprendere piede nell’enclave e quindi prepararci al ritorno dell’Autorità palestinese, che dovrà amministrare questo territorio. Dobbiamo anche garantire la sicurezza di Israele. Nessun massacro come quello commesso il 7 ottobre 2023 potrà mai più ripetersi.
La Francia chiede che questo cessate il fuoco sia un’opportunità per avviare un processo irreversibile per l’attuazione della soluzione dei due Stati, con garanzie di sicurezza sia per israeliani che per palestinesi, unica prospettiva per garantire una pace giusta e duratura.
La Francia è impegnata in questo senso, in seno al Consiglio di Sicurezza e in tutte le sedi. Nel giugno 2025 presiederà insieme all’Arabia Saudita una conferenza internazionale per l’attuazione della soluzione a due Stati. Invita israeliani e palestinesi a intraprendere l’unica strada che garantirà loro un futuro di pace e sicurezza.
L’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco dovrebbe consentire l’apertura di un nuovo capitolo in Medio Oriente.
In Libano, l’elezione del presidente Joseph Aoun e la nomina di Nawaf Salam alla carica di presidente del Consiglio dei ministri sono motivo di speranza. La Francia spera che si formi al più presto un governo capace di riunire il Libano in tutta la sua diversità. È urgente attuare pienamente la Risoluzione 1701 per raggiungere una soluzione a lungo termine lungo la Linea Blu, che garantisca il rispetto della sicurezza di Israele e Libano.
Nello Yemen il processo di pace deve riprendere, sotto l’egida dell’inviato speciale delle Nazioni Unite. La Francia esorta gli Houthi a fermare le loro azioni destabilizzanti.
Grazie.