Par
Vittoria Allaume
Pubblicato il
20 gennaio 2025 alle 17:33
A cosa servivano i lavatoi?
Come suggerisce il nome, i lavatoi venivano utilizzati per lavare, principalmente abbigliamento e biancheria per la casa.
Secondo Jacky Brionne, presidente dell’Associazione per la Conservazione e la Promozione del Patrimonio della Val-de-Sienne, queste installazioni sono diventate “più accessibili”, dopo che le epidemie si moltiplicaronoe che di conseguenza “lo Stato ne ha favorito lo sviluppo”. Il loro uso ha democratizzato nel 19e secolo e durò fino agli anni Cinquanta circa.
Il lavatoio, luogo di socializzazione per le donne
I lavatoi pubblico o privato (quando affittati dai proprietari), erano un vero e proprio – e uno dei pochi – lluoghi di incontri e scambi per il gentil sesso. Gli uomini si incontravano nelle taverne per bere qualcosa, mentre le donne chiacchieravano mentre lavavano i panni.
Quanto spesso abbiamo lavato il bucato?
Jacky Brionne, come Lucie Brault-Gicquel, mediatrice culturale presso la Maison du Patrimoine Soudin, concordano che la frequenza del lavaggio dipendeva dallo status sociale della famiglia interessata.
Meno stavi bene, meno biancheria avevi e quindi, in teoria, più dovevi lavarla. Tuttavia, “all’epoca non si lavavano i vestiti tanto quanto oggi e la biancheria per la casa veniva lavata solo una o due volte l’anno”, spiega Jacky.
Oltretutto, La nonna di Manchois era una “lavandaia” – e non lavandaia come dicono al Sud! – vale a dire che prendeva, lavava e restituiva la biancheria di diverse famiglie (piuttosto benestanti, poiché avevano un dipendente).
I lavatoi sulle rive di Siena, a Villedieu-les-Poêles
I suoi lavatoi contribuiscono alla reputazione di Villedieu-les-Poêles. Sono rinomato lungo la Manica e oltre, “soprattutto perché sono evidenziati, grazie alla preservata pianificazione urbanistica circostante”, e che sono “chiaramente visibili, soprattutto da piazza Horn-Bad Meinberg, dove “possiamo osservarli dall’altra sponda”, spiega il mediatore culturale.
Anche Jacky Brionne, che ha partecipato al progetto di ristrutturazione dei lavatoi, concluso nel 2013, ritiene che si tratti di un “buon esempio di lavatoi restaurati”.
Se vai a Les Sourdins, non perdetela passeggiare lungo le rive del Siena!
I lavatoi preferiti di Jacky
Jacky Brionne vi consiglia di andare ad osservare alcuni lavatoi eccezionali.
– Hambye: Jacky ti invita a scoprire i cinque lavatoi della città.
– Gavray-sur-Sienne: “È uno dei miei preferiti, si trova nel Quartier des Planches, all’epoca usavamo delle assi per attraversare il fiume. »
– Carentan-les-Marais: rue des Lavandières, troverete il lavatoio di Fontaines, che veniva alimentato da una fonte situata a pochi metri di distanza.
– Montbray: “ce n’è uno molto bello ai piedi del municipio e del castello”.
– Villedieu-les-Poêles: il lavatoio situato accanto alla fontana Saint-Clair, sotto la chiesa di Saultchevreuil.
– Percy-en-Normandie: quello di Pont-Bacon, completamente rifatto nel 1999, e quello di Chefresne.
– La Lande d’Airou: situata nel cortile privato del castello, è visibile dal cimitero del paese.
Vicino a Granville
Vi consigliamo di scoprire anche quelli di Champeaux, Saint-Léger, du Mesnil-Drey, Jullouville L’Aia-Pesnel o la Lucerna d’Oltremare,alcuni dei quali sono stati ristrutturati.
E ovviamente quello di Cérences, punto di partenza del circuito (5 km) della Vallée de La Chaussée.
Se volete conoscere meglio la storia delle banche senesi, la Casa del Patrimonio Muto ha dedicato parte della sua mostra permanente a questo tema. Maggiori informazioni: www.villedieutourisme.com/decouvert/villedieu-les-poeles-et-ses-alentours/maison-du-patrimoine-sourdin/
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