Le sfide delle elezioni della Camera dell’Agricoltura

Le sfide delle elezioni della Camera dell’Agricoltura
Le sfide delle elezioni della Camera dell’Agricoltura
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Si tratta di un’elezione che a prima vista tende a passare un po’ sotto il radar, ma ciò non significa che non sia importante. Il Coordinamento Rurale (CR 47), che guida la Camera dell’Agricoltura da 24 anni, è in corsa per mantenere la sua posizione dominante. Il presidente uscente, Serge Bousquet-Cassagne, cede la testa della lista a Patrick Franken pur restando coinvolto, figurando al 10° posto della lista sindacale. Di fronte a loro, i Giovani Agricoltori (JA 47) e la Federazione Dipartimentale dei Sindacati degli Operatori Agricoli (FDSEA 47) formano un’ambiziosa coalizione guidata da Guillaume Pouliquen e Léo Dezen, e che potrebbe ridistribuire le carte. Altre due liste si contendono la gioia della Camera: il Movimento per la difesa delle famiglie contadine (Modef 47), rappresentato da Lionel Girardi, e la Confédération Paysanne, guidata da Marion Debats ed Emmanuel Aze, entrambi ancorati a una visione agricola alternativa.

Al centro delle questioni locali

Enti pubblici posti sotto la vigilanza dello Stato, le Camere dell’Agricoltura svolgono un ruolo chiave nel sostegno agli agricoltori. Fin dalla loro creazione nel 1924, hanno sostenuto progetti di insediamento, facilitato i trasferimenti di aziende agricole e influenzato le scelte produttive. La loro missione si estende anche alla transizione ecologica, in particolare attraverso la regolamentazione delle pratiche legate ai pesticidi e la preservazione delle risorse naturali.

Questi orientamenti locali, anche se discreti, colpiscono direttamente i consumatori. Determinano la qualità e l’origine dei prodotti che finiscono nei nostri piatti, influenzando le scelte ambientali a livello dipartimentale. I risultati di questo scrutinio, attesi all’inizio di febbraio, riveleranno quale visione prevarrà nel Lot-et-Garonne per gli anni a venire. Una cosa è certa, queste scelte agricole avranno ripercussioni ben oltre i campi.

Visioni sindacali divergenti

Le quattro liste in competizione offrono visioni molto distinte per il futuro agricolo.

  • La FNSEA e la JA difendere un modello produttivista e competitivo su scala internazionale. Chiedono una riduzione dei vincoli amministrativi e degli standard ambientali, denunciando l’aumento delle tasse sul gasolio agricolo.
  • Coordinamento ruraleil secondo sindacato agricolo più grande a livello nazionale, adotta spesso posizioni radicali. Si batte per una migliore remunerazione degli agricoltori francesi e si oppone fermamente alle normative ecologiche ritenute troppo restrittive.
  • La Confederazione contadinain opposizione ai modelli intensivi, valorizza l’agricoltura a misura d’uomo, rispettosa dell’ambiente e delle risorse. Impegnata nella lotta contro i megabacini, sostiene l’uso razionale dell’acqua e la sovranità alimentare locale.
  • Finalmente, le Modefsebbene meno influente, difende gli agricoltori familiari e si inserisce in un approccio solidale ed ecologico e difende in particolare la fissazione di un reddito minimo per gli agricoltori.

Francia

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