I deputati iniziano lunedì l’esame del disegno di legge d’emergenza per Mayotte, il primo testo del governo Bayrou discusso nell’emiciclo. Non ci sono dubbi sulla sua adozione, dato l’imperativo di accelerare la ricostruzione dell’arcipelago devastato dal ciclone Chido.
Ritenuto “insufficiente” da molti deputati, questo testo – composto da 22 articoli, principalmente deroghe alle norme urbanistiche e alcune misure sociali – è stato ampiamente adottato la settimana scorsa in commissione Affari economici.
E questo, anche se la relatrice del disegno di legge, la deputata di Mayotte Estelle Youssouffa (Liot), aveva deplorato durante i dibattiti un testo redatto “senza consultazione” degli eletti locali, e che “resta in gran parte silenzioso su temi essenziali come l’immigrazione .”
La seconda deputata di Mayotte, Anchya Bamana (RN), aveva sollevato le stesse lamentele, affermando di essere “arrabbiata” per un testo “che non coglie il punto”, poiché non consente la lotta contro “la sopraffazione dei migranti”.
Sebbene eluse e rinviate a una futura legge “programmatica” annunciata dal governo entro due mesi, le questioni migratorie dovrebbero diventare lo sfondo dei dibattiti.
Il ministro dei Territori d’Oltremare, Manuel Valls – che parlerà per la prima volta nell’arena del Palais Bourbon dal suo ritorno al governo – ripeterà sicuramente le “misure ferme” di lotta all’immigrazione, elencate durante la sua audizione in commissione, e che costituiscono, a suo avviso, un “aspetto primario” della futura legge.
Il 6 febbraio sarà inoltre esaminato un disegno di legge volto a limitare il diritto fondiario a Mayotte, che prevede l’estensione della durata del soggiorno dei genitori per l’accesso dei figli alla nazionalità francese.
Lunedì i deputati dovranno esaminare degli articoli che consentano, ad esempio, allo Stato di derogare ad alcune norme urbanistiche o di agevolare i finanziamenti per accelerare la ricostruzione delle abitazioni, ma anche delle scuole, che sono state duramente colpite.
– Ricostruzione delle scuole –
Una misura del disegno di legge mira, ad esempio, ad autorizzare lo Stato a garantirne la costruzione, ricostruzione o ristrutturazione in sostituzione degli enti locali fino al 31 dicembre 2027.
Allo stesso tempo, gli insegnanti di tutto l’arcipelago tornano a scuola, una settimana prima dei loro studenti. Il ritorno a scuola è già stato rinviato più volte, mentre una quarantina di istituti non sono stati riparati o continuano ad accogliere le vittime.
Nessun articolo del disegno di legge tratta quindi la questione migratoria e gli emendamenti presentati in questo senso dalla destra e dall’estrema destra sono stati ritenuti irricevibili.
Lo presume la presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet, queste questioni verranno affrontate più avanti, perché questo testo “è una legge d’emergenza” per “ricostruire rapidamente Mayotte”.
“Se ci metti troppe cose” ne comprometti “la rapida adozione”, ha sostenuto durante un viaggio nell’arcipelago l’11 gennaio.
In commissione, diverse disposizioni votate hanno però fatto rabbrividire i deputati di sinistra, come questo emendamento della relatrice Estelle Youssouffa, volto a regolamentare la vendita della lamiera “su presentazione di un documento d’identità”.
Una misura “scioccante”, secondo le parole della deputata ambientalista Dominique Voynet, che si è astenuta dal votare l’intero testo in commissione, perché in questa legge mancano “totalmente” i temi della “ricostruzione”, secondo She.
Tuttavia, non ha voluto ostacolarne l’adozione vista la “situazione catastrofica” in cui è immerso l’arcipelago. Come i deputati della France insoumise, che hanno preferito anch’essi astenersi.
L’ex ministro, che è stata direttrice dell’Agenzia sanitaria regionale di Mayotte dal 2019 al 2021, spera tuttavia che molti dei suoi emendamenti, in particolare quelli volti a garantire l’accesso all’acqua potabile nelle scuole, vengano adottati in sessione.