Léa Maria Fries canta fin dalla prima infanzia. Inizia lo studio del canto all’età di 15 anni, poi prosegue su questa strada e inizia a studiare canto jazz. “Sono stato insegnante di canto per 10 anni in Svizzera e per tre o quattro anni docente al conservatorio in Svizzera. Adoro motivare le persone a cantare, siano esse principianti o persone con esperienza”, spiega la donna che questo lunedì 20 gennaio terrà una master class di canto per il festival jazz Altitude. “Lavoreremo sulla voce attraverso il corpo, sulla respirazione, sulla risonanza della voce nel corpo e nella testa. L’idea è quella di poter cantare al massimo volume ma con il minimo sforzo. L’igiene della voce è molto importante”, continua il cantante.
Un primo album a suo nome
Léa Maria Fries è anche autrice e compositrice. Il suo primo album, a suo nome e intitolato Cléo, uscirà all’inizio di aprile 2025. “Quando ero più giovane, eseguivo molte canzoni. La scrittura è arrivata col tempo, intorno ai 25 anni. Ho scritto molti dischi per altri o in collaborazione, ho sempre avuto bisogno di avere la struttura di un gruppo, ma ora è il momento di essere semplicemente me stesso. Dalle prime idee alla finalizzazione, questo album rappresenta due anni e mezzo di lavoro. È un processo lungo. C’è stata la fase di ricerca per arrivare ad un universo musicale, che adesso c’è e che mi rappresenta davvero», spiega la cantante svizzero-tedesca.
Lunedì 20 gennaio, dopo la masterclass, aprirà le serate Jazz club del festival con questo nuovo repertorio, accompagnata da Gauthier Toux al pianoforte, Julien Herné al basso e Antoine Paganotti alla batteria, “musicisti favolosi, con i quali ho lavorato per molto tempo”, conclude Léa Maria Fries.
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