Il gruppo proprietario di Yves Rocher mette in vendita il marchio Petit Bateau

Il gruppo proprietario di Yves Rocher mette in vendita il marchio Petit Bateau
Il gruppo proprietario di Yves Rocher mette in vendita il marchio Petit Bateau
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I dati demografici francesi complicano il business dei marchi di moda per bambini. All’indomani della pubblicazione di uno studio dell’Istituto nazionale di statistica e di studi economici che dimostrava il calo delle nascite in Francia nel 2024, del 2,2%, a 663.000 nascite, il gruppo Rocher ha svelato mercoledì 15 gennaio il suo progetto di vendita di Petit Bateau. Conosciuto per i suoi corredini e le maglie da marinaio per bambini, il marchio con 370 punti vendita non è più una delle priorità del gruppo presieduto da Bris Rocher, nipote del fondatore del marchio di cosmetici Yves Rocher e pilastro dell’azienda.

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D’ora in poi il gruppo Rocher intende concentrarsi esclusivamente sul mercato dei prodotti di bellezza. Intende quindi vendere anche Stanhome, marchio creato nel 1931 e specializzato in prodotti per la pulizia venduti in casa. Yves Rocher lo acquistò nel 1997.

Petit Bateau fa parte del gruppo dal 1988. I prodotti del marchio sono fabbricati in due stabilimenti di proprietà del gruppo, a Troyes (Aube) e a Tenmar, vicino a Marrakech in Marocco, nonché da un subappaltatore. si occupa di Sfax, Tunisia. La maggior parte della sua attività è realizzata in Francia (55% delle vendite), davanti al resto d’Europa (35%) e al Giappone (10%). Impiega 2.300 persone, di cui 1.400 in Francia. “Nel 2024, tutte le filiali Petit Bateau crescono”assicura il distributore. Ma, nonostante queste performance e la sua notorietà, il marchio da 250 milioni di euro di fatturato deve ora lasciare il conglomerato.

Contratto di gestione dell’occupazione

Al termine di queste vendite, il gruppo Yves Rocher possiederebbe solo quattro marchi di prodotti cosmetici: Yves Rocher, Arbonne, Sabon e Dr. Pierre Ricaud. Questo progetto ha luogo “diciotto mesi dopo l’evoluzione della sua governance”, all’atto della separazione delle cariche di presidente e direttore generale, nel giugno 2023, e dopo aver guidato “con successo (…) risanamento finanziario » del gruppo, precisa la società, in un comunicato.

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