L’Agenzia per l’Attrattiva scuote le righe

L’Agenzia per l’Attrattiva scuote le righe
L’Agenzia per l’Attrattiva scuote le righe
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L’Agenzia per l’Attrattiva dell’Alta Marna continua a porre le sue pietre miliari nel mondo dell’economia. Impara velocemente e segna punti. Il 2025 potrebbe addirittura riservarci delle sorprese. Ci stiamo allontanando dal turismo di papà. Chi se ne lamenterà?

Chi aveva immaginato, o capito, che l’Agenzia dell’Attrattività sarebbe stata un ufficio turistico centrale, e altro ancora, può rivedere il proprio giudizio. Il peggio non è mai certo. La prova. Ma inserendo Tommaso Corvasce alla Direzione gli indizi li avevamo già. Adesso abbiamo i fatti. Evidentemente questo è solo l’inizio: l’Agenzia si è posta decisamente i piedi nella sfera economica.

“Abbiamo tanto lavoro da fare” riassume Tommaso Corvasce per riassumere in poche parole l’anno che ci aspetta. Quando questo direttore parla di lavoro scompone il suo pensiero in “missioni”, “attività”, “fatturato”. Per lui la formula dell’azienda pubblica locale (SPL) è stata volutamente scelta per consentire questa generazione di fatturato a partire dalle missioni di servizio pubblico che le sono affidate: “nel panorama del nostro territorio, la SPL punta a generare cifre, con relativa autonomia”. Ci allontaniamo dalla cosa. Ci stiamo avvicinando all’azienda.

I fatti sono lì. Nei primi due anni (esercizio finanziario?), il fatturato è aumentato del 12% nelle missioni che normalmente non vengono identificate come sportelli bancomat. Le previsioni prevedevano un fatturato di 3,7 milioni di euro per il 2024. Probabilmente si fermerà a 3,9 milioni con stanziamenti pubblici stabili.

Tutto aumenta. Ad esempio, gli eventi allo Château du Grand Jardin: 20 nel 2023, 40, il doppio, nel 2024.

In tutta la Francia la presenza negli uffici turistici è in calo. Quasi ovunque. Nell’Alta Marna l’incremento è compreso tra il 7 e il 10%. Era quindi rilevante la visione degli uffici turistici che siano semplicemente oggetto di visita.

Thomas Corvasce vuole aumentare la quota di autofinanziamento dall’11% al 30% in dieci anni. Lui immagina, come tutti, che il denaro pubblico scarseggerà, ma che bisognerà continuare a fornire un servizio pubblico. Quindi adatta i sistemi, anche se questo significa stravolgere un po’ le linee.

In questa sede si parla spesso dei problemi di reclutamento delle imprese dell’Alta Marna. Sono molti i dipendenti pubblici di Parigi e delle periferie che vorrebbero diventare più ecologici. L’Agenzia lo sa. L’Agenzia li conosce; li prenderà. Ma questi potenziali neo-Haut-Marnais hanno il profilo degli impiegati del settore privato che stiamo cercando? Non è sicuro. Quindi l’Agenzia sta valutando altri metodi per le operazioni di seduzione-reclutamento. Tra qualche settimana ne sapremo di più…

Insomma, il 2025 sarà un anno impegnativo per l’Agenzia per l’Attrattività…

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