DECRITTO – Un team di neuroscienziati ha dimostrato che il consolidamento della memoria contestuale avviene durante una fase ben precisa del sonno, per non confondere tutto.
Se “la notte dà consigli”, non è senza fondamento. È durante il sonno che il cervello riordina tutte le informazioni raccolte durante la fase di veglia. « Non siamo sicuri di come tutto ciò si svolga esattamente, ma alcuni ricordi svaniscono mentre altri si consolidano »spiega Gabrielle Girardeau, ricercatrice dell’Inserm e responsabile del team del sonno e della memoria emotiva presso il centro di neuroscienze della Sorbona-Università (NeuroSU), a Parigi.
E non si tratta solo di rafforzare i nuovi ricordi a scapito di quelli vecchi, il che sarebbe catastrofico per l’immagazzinamento dell’esperienza. « Consolidiamo sia vecchi ricordi che nuove esperienze. A volte possiamo associarli, quando è rilevante, ma non dobbiamo mescolare quelli che non dovrebbero essere mescolati »aggiunge il ricercatore.
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