Aria di Strade Bianche e del Colle delle Finestre come giudice di pace
Dopo un inizio muscolare ed impegnativo in Albania (due tappe dinamiche e un tempo di 13,4 km a Tirana), il Giro proporrà un percorso che unisce sei tappe per velocisti (ma qualcuna potrebbe sorridere agli attaccanti, con finali sconnessi), otto tappe medie tappe di montagna per avventurieri e cinque tappe di alta montagna (di cui tre arrivi in vetta).
Due tappe attirano particolarmente l’attenzione: il 9 e il 20. Cosa hanno in comune? Ghiaia! La prima si svolgerà in parte sulle Strade Bianche, con 30 chilometri di strade bianche e finale in Piazza del Campo a Siena. La seconda percorrerà, per la quinta volta nella storia del Giro, il mitico Colle delle Finestere e i suoi otto chilometri sterrati. Questa terribile salita (18,8 km al 9% di media con passaggi superiori al 16%) sarà anche la Cima Coppi del Giro d’Italia (il passo più alto, con i suoi 2197 metri di dislivello).
“Ho vinto il Giro lì nel 2015 ma ero costantemente al limite” ricorda Alberto Contador, doppio vincitore della manifestazione (2008, 2015), presente all’Auditorium della Musica Roma insieme a Vincenzo Nibali, anch’egli doppio vincitore (2013, 2016) per la presentazione del corso 2025. “Possiamo ancora aspettarci emozione e spettacolo”ha riassunto lo Squalo di Messina.
Niente Pogacar ma una buona formazione già confermata
Se alcuni corridori aspettavano l’ufficializzazione del percorso per annunciare la loro presenza (o assenza), l’altopiano del Giro sta già prendendo forma. Non saranno al via a Durazzo i detentori del titolo Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. Una piccola delusione per gli organizzatori, che avevano programmato addirittura 40 chilometri in Slovenia per attirare il campione del mondo, ma senza dubbio una buona notizia per lo spettacolo. La presenza di uno dei tre corridori sopra menzionati potrebbe avere un impatto negativo sulla suspense, poiché sembrano superiori agli altri.
Molto presente il quarto fantastico, Primoz Roglic (RedBull Bora Hansgrohe). Ma la competizione sarà reale. Richard Carapaz (EF Education – Easy Post), vincitore dell’evento nel 2019, Adam Yates, Juan Ayuso (UAE Emirates), Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) , Derek Gee (Israele – Premier Tech) o David Gaudu (Groupama – FDJ) hanno già confermato la loro partecipazione con ambizioni di classifica generale.
Vengono annunciati anche diversi dinamitardi, come Pello Bilbao, Nairo Quintana, Isaac Del Toro, Paul Magnier… o un certo Wout van Aert. Se confermerà ufficialmente la sua partecipazione al Giro questo martedì, nel corso del media day Visma | Lease a Bike a La Nucia, il belga può fregarsi le mani leggendo un percorso che corrisponde alle sue qualità. Con una prima tappa che può alimentare i suoi sogni di maglia rosa, 42 chilometri di tempo in totale, tappe collinari, finali per pugili e velocisti (dovrebbe essere il pesce pilota ufficiale di Olav Kooij nelle tappe pianeggianti), dovremmo trovare WVA al suo vantaggio. E il vincitore delle Strade Bianche 2021 potrebbe aver già spuntato la nona tappa, che sembra particolarmente adatta alle sue qualità. Per lui l’attesa è valsa chiaramente la pena.
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