Un appello delle associazioni contro la denaturazione del padiglione delle Fonti

Un appello delle associazioni contro la denaturazione del padiglione delle Fonti
Un appello delle associazioni contro la denaturazione del padiglione delle Fonti
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Il padiglione delle Fonti nel giardino piantato da Marie Curie

Foto: Didier Rykner

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13/1/25 Patrimonio – Parigi, Pavilion des Sources Ne abbiamo parlato molto La Tribuna dell’Artedello scandalo dell’Institut Curie, che demolì un edificio Art Déco (vedi la notizia del 20/9/23), e che si preparava a fare la stessa cosa per il padiglione delle Fonti di Marie Curie (vedi gli articoli ) . Una significativa mobilitazione, e in particolare l’azione di Baptiste Gianeselli, ampiamente riportata dai media, ha permesso di evitare la demolizione. Ma se l’edificio – che inizialmente doveva essere “spostato”, cosa evidentemente poco credibile – sarà ben conservato, verrà assorbito da un nuovo edificio, fuori scala, che snaturerà l’insieme voluto da Marie Curie, e densificare notevolmente questo luogo posto in co-visibilità con il Pantheon.

Nulla di deciso quindi, e le associazioni di tutela del patrimonio SOS Parigi et Siti e monumenti hanno deciso di presentare ricorso contro il permesso di costruire per questo imponente progetto, che snaturerebbe ulteriormente la capitale.

Come precisano, inoltre, questa opposizione non riguarda il progetto di ampliamento dell’Istituto, necessario alla ricerca, ma piuttosto il luogo scelto per costruirlo. A Parigi, soprattutto in un quartiere storico, non vi è alcun obbligo: come sottolineano le associazioni, “ questo progetto potrebbe infatti essere realizzato altrove (ricordiamo che l’Institut Curie è già presente fuori Parigi), in ottime condizioni, come nel sito del nuovo Paris-Saclay Cancer Cluster (PSCC), situato a Villejuif, progetto sostenuto da lo Stato, di cui l’Institut Curie è partner e dove sono disponibili spazi. » Ciò sembra così evidente che è difficile comprendere l’ostinazione dell’Istituto, se non immaginare che le periferie non sarebbero abbastanza buone per questo.

Ricordiamo che i discendenti di Marie Curie, in particolare oggi sua nipote Hélène Langevin-Joliot, anche lei fisica, si sono sempre opposti alla denaturazione di questo sito. A realizzarlo è stata la duplice vincitrice del Premio Nobel, alla quale era molto legata, come raccontano le associazioni nel loro comunicato. Il disprezzo che l’istituzione che porta il suo nome sembra nutrire nei confronti del suo fondatore è del tutto insopportabile.

La Tribuna dell’Arte Non possiamo che sostenere questa iniziativa, e invitare i suoi lettori a contribuire al pagamento delle spese legali. Le donazioni sono deducibili dalle tasse e possono essere effettuate qui.

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