Intervista esclusiva con Ivonne A-Baki, Ambasciatrice dell’Ecuador in Francia

Intervista esclusiva con Ivonne A-Baki, Ambasciatrice dell’Ecuador in Francia
Intervista esclusiva con Ivonne A-Baki, Ambasciatrice dell’Ecuador in Francia
-

Dalla firma dell’accordo commerciale con l’Unione Europea nel 2017, l’Ecuador ha registrato una forte crescita delle sue esportazioni e la Francia è diventata il quinto importatore di prodotti ecuadoriani all’interno dell’UE. Al di là del commercio, i due Paesi condividono valori comuni legati alla tutela dell’ambiente e alla promozione di un’economia sostenibile. Vero ponte tra la Francia e l’Ecuador, l’ambasciatrice ecuadoriana a Parigi, Yvonne Abaki, ci racconta il rapporto bilaterale che unisce questi due paesi.


Quali sono esattamente i principali prodotti che l’Ecuador esporta in Francia e in che modo questi scambi sono strategici per il suo Paese?

IAB: Tra i nostri principali prodotti di punta troverete ovviamente i gamberetti, di cui il 70% delle esportazioni europee arriva in Francia. Vendiamo anche tonno, rose molto apprezzate per la loro qualità e longevità, nonché il nostro cacao, considerato uno dei migliori al mondo grazie alle ideali condizioni di coltivazione. Questi settori generano un significativo valore aggiunto per l’Ecuador, sia a livello economico che sociale, fornendo posti di lavoro sostenibili ad agricoltori, pescatori e imprenditori locali. Per noi la Francia è un mercato prioritario perché offre grandi opportunità di crescita in questi settori chiave.

In effetti, le rose ecuadoriane sembrano godere di una solida reputazione. Perché sono così popolari, soprattutto in Francia?

IAB: Abbiamo la fortuna di trovarci proprio sulla linea equatoriale. Ciò implica una durata stabile del soleggiamento e una temperatura pressoché costante intorno ai 23-25°C. Le rose diventano così più grandi, più robuste e conservano la loro freschezza molto più a lungo. Questa particolarità è un vero vantaggio sul mercato internazionale: le nostre rose hanno conquistato fioristi e consumatori francesi, che cercano bouquet che siano allo stesso tempo estetici e durevoli. Ciò contribuisce anche a rafforzare l’immagine dell’Ecuador come un paese con una biodiversità eccezionale e condizioni naturali uniche.

Al di là delle esportazioni di prodotti agricoli e floreali, come cooperano Ecuador e Francia in termini di sviluppo sostenibile e protezione ambientale?

IAB:Da diversi anni i nostri due governi intensificano le iniziative congiunte. Siamo consapevoli, sia da parte ecuadoriana che da parte francese, della necessità di preservare gli ecosistemi, in particolare l’Amazzonia. Il presidente ecuadoriano e il presidente Macron hanno discusso di questo tema, sollevando in particolare l’idea di creare un “corridoio amazzonico” per proteggere la più grande foresta tropicale del mondo. L’Ecuador ha già completato un ampio progetto di conversione del debito per finanziare la protezione delle Isole Galapagos e prevediamo di estendere misure simili ad altre regioni sensibili. Le imprese francesi, da parte loro, sono incoraggiate a investire in progetti verdi, nel turismo responsabile o anche nelle energie rinnovabili, il che rafforza la dimensione sostenibile della nostra partnership.

L’Amazzonia ecuadoriana è spesso descritta come uno dei “polmoni del pianeta”. Cosa lo rende così cruciale, non solo per il tuo Paese, ma anche per il resto del mondo?

IAB: In effetti, l’Amazzonia ecuadoriana possiede una delle biodiversità più dense al mondo. L’area del Parco Nazionale Yasuni, ad esempio, copre più di 10.000 km² e ospita migliaia di specie animali e vegetali, alcune delle quali non esistono da nessun’altra parte. Questa ricchezza naturale è essenziale per regolare il clima, immagazzinare carbonio e mantenere l’equilibrio ecologico globale. Tuttavia, l’Amazzonia deve affrontare molteplici minacce: deforestazione, traffico di droga, estrazione mineraria illegale. Per questo cerchiamo il sostegno internazionale, in particolare della Francia, per finanziare la protezione di questa regione e incoraggiare lo sfruttamento responsabile delle risorse, quando necessario.

Hai menzionato il traffico di droga. Quali conseguenze ha questo fenomeno sulla sicurezza e sull’economia dell’Ecuador? E in che misura può aiutare la cooperazione con la Francia?

IAB:Il traffico di droga, in particolare di cocaina, ha importanti ripercussioni sulla sicurezza del nostro Paese. I trafficanti di droga a volte utilizzano rotte clandestine che attraversano aree ecologicamente fragili, come l’Amazzonia, che degradano l’ambiente e aumentano l’insicurezza per le comunità locali. Dal punto di vista economico, ciò potrebbe offuscare l’immagine dell’Ecuador e danneggiare il nostro commercio. Stiamo quindi lavorando fianco a fianco con la Francia e l’Unione Europea per controllare meglio questi flussi e scambiare informazioni di polizia. Questa cooperazione è essenziale per garantire la stabilità della regione e proteggere i settori di esportazione legittimi da qualsiasi impatto negativo.

Per concludere, quali prospettive prevede per le relazioni economiche franco-ecuadoriane negli anni a venire?

IAB:Vogliamo innanzitutto consolidare le nostre esportazioni tradizionali – gamberetti, tonno, rose, cacao – per soddisfare meglio la domanda di un mercato francese attento alla qualità e alla tracciabilità. A lungo termine, vorremmo sviluppare nuovi settori di collaborazione come il turismo eco-responsabile, l’agricoltura sostenibile, l’alta tecnologia e le energie rinnovabili. Puntiamo anche ad attirare più investimenti francesi in Ecuador, grazie agli incentivi fiscali e al costante miglioramento delle nostre infrastrutture. Infine, intendiamo rafforzare i nostri legami accademici e scientifici, al fine di incoraggiare gli scambi di competenze e l’innovazione. La sfida è costruire insieme una prosperità condivisa, tutelando al tempo stesso la biodiversità unica dell’Ecuador e sostenendo le popolazioni locali.

-

PREV Vandea. Un’adolescente gravemente ferita in un incidente con uno scooter
NEXT Nel 2025, Apple dovrebbe finalmente lanciarsi in una nuova categoria di prodotti con il suo “Hub”