Ssecondo un rapporto della Reuters, la Cina sta registrando un forte aumento delle infezioni respiratorie causate da agenti patogeni come il metapneumovirus umano (HMPV), il rinovirus e l’influenza A. Sono particolarmente colpiti i bambini sotto i 14 anni, soprattutto nelle province. dal nord del paese.
L’HMPV, un virus identificato nel 2001, desta particolare preoccupazione. Vicino al virus respiratorio sinciziale (RSV), può causare sintomi che vanno dal semplice raffreddore a complicazioni gravi come la polmonite. Gli anziani, i bambini e gli individui immunocompromessi sono i più vulnerabili. Questa epidemia si verifica quando inizia l’inverno, un periodo favorevole alla diffusione di questi agenti patogeni.
Su TikTok, Instagram e X circolano massicciamente video che mostrano code interminabili negli ospedali cinesi. Alcuni post menzionano uno “stato di emergenza”, o addirittura un’epidemia legata al virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPV). Diverse immagini utilizzate sono vecchie, risalenti alla crisi del Covid-19 nel 2022, e sono state estrapolate dal contesto. Tuttavia, non esiste alcuna conferma ufficiale a sostegno di queste affermazioni.
Vigilanza rafforzata
Di fronte a questo aumento dei contagi, le autorità cinesi hanno stabilito protocolli specifici per monitorare la polmonite di origine sconosciuta. Tuttavia, non sono emersi segnali di una nuova crisi sanitaria incontrollabile. Gli esperti sottolineano che è frequente riscontrare picchi di infezioni respiratorie in inverno, amplificati quest’anno dalla cocircolazione di diversi virus.
Sebbene l’Oms non abbia ancora lanciato alcun allarme, la comunità internazionale resta in allerta. La memoria collettiva del Covid-19, ancora vivida, alimenta le preoccupazioni per qualsiasi segnale proveniente dalla Cina.