En quasi cinque anni di lungo Covid, Solenn Tanguy ha visto il suo reddito crollare, da circa 1.800 a 900 euro al mese. Immobilizzata dalla malattia dal 2020, la docente supplente ha dovuto rinunciare alle lezioni. Per un certo periodo ha potuto mantenere solo una manciata di corsi di formazione a distanza, poi correzioni, integrate da magri diritti di disoccupazione, che ora si sono esauriti. A Dinan, nella Côtes-d’Armor, il quarantenne ha appena ottenuto il pagamento dell’assegno per adulti disabili (AAH). “La mia prima richiesta, nel 2023, è stata respintaritraccia-t-elle. Ho fatto ricorso, aggiungendo la letteratura scientifica sul Covid lungo. Alla fine l’ho preso, e per fortuna: avevo 5.000 euro da parte e avevo cominciato ad attingere per vivere… Il lungo Covid sta distruggendo le carriere. »
Troppo indeboliti o dipendenti da una condizione fisica che oscilla senza preavviso, molti pazienti sono costretti a smettere di lavorare o a ridurlo drasticamente. Alla lotta contro la malattia si aggiunge poi una guerra contro l’amministrazione, che, per mancanza di politiche coordinate, fatica a prendere sul serio le loro malattie tanto quanto la professione medica (leggi episodio 1, “Long Covid, la lotta senza FINE”). . A Montpellier, il dottor Jérôme Larché, titolare di un consultorio specializzato sul Covid a lungo termine, stima che la metà dei suoi pazienti soffra di difficoltà finanziarie legate alla malattia. I problemi iniziano non appena si verificano le interruzioni del lavoro. Contaminato alla fine del 2021,
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