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Grazie a questo esame indolore, l’oculista può individuare eventuali danni alla retina con strumenti ottici. Tra questi, la miopia, il diabete (ricerca della retinopatia diabetica), l’ipertensione (retinopatia ipertensiva) o anche la degenerazione maculare legata all’età (AMD)… Questo stesso esame permette anche di monitorare queste malattie e di valutare l’efficacia dei trattamenti. implementato.
Come si svolge l’esame?
Per dilatare la pupilla, cioè per allargarla, il medico prescrive colliri midriatici. Queste gocce instillate negli occhi prima dell’esame possono provocare una sensazione di bruciore. Ma questo si dissipa rapidamente. Potrebbe verificarsi temporaneamente un sapore sgradevole o addirittura nausea.
Le pupille impiegano quindi dai 20 ai 45 minuti per dilatarsi completamente. Questo è il momento in cui è possibile effettuare l’esame. Dura dai 5 ai 10 minuti. Il medico può optare per l’esame del fondo oculare mediante oftalmoscopia indiretta. Questo metodo permette di ottenere un’immagine invertita dell’intera parte posteriore dell’occhio e di osservare il rilievo della retina. Per fare ciò, il medico si munisce di un oftalmoscopio binoculare che posiziona sulla fronte prima di osservare l’interno degli occhi del paziente. L’altro metodo consiste nell’utilizzare un biomicroscopio o lampada a fessura, cioè un microscopio che produce un fascio di luce che illumina l’interno dell’occhio. “Questa tecnica permette di analizzare molto finemente i dettagli della parte posteriore dell’occhio”, precisa Ameli.fr.
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