Dieci anni dopo la devastante epidemia che ha devastato l’Africa occidentale, lo spettro del virus Ebola incombe ancora sulle popolazioni colpite. Nonostante l’assenza di casi recenti in Sierra Leone dal 2016, le campagne di vaccinazione e le misure di prevenzione dimostrano una maggiore vigilanza.
Ma la minaccia dell’Ebola è davvero alle spalle o è ancora in agguato nell’ombra, pronta a riemergere?
Uno sguardo indietro a un’epidemia significativa
Nel 2014, il virus Ebola ha colpito duramente la Sierra Leone, la Liberia e la Guinea, uccidendo più di 11.000 persone. A quel tempo non era disponibile alcun vaccino per combattere questa malattia mortale. Ha avuto un tasso di mortalità fino al 90% durante alcune epidemie. I sintomi, come febbri intense e gravi emorragie, hanno reso l’Ebola una delle malattie più temute del continente.
Il trauma è ancora palpabile tra i sopravvissuti, che portano con sé postumi fisici e psicologici. Ma questa crisi ha anche rivelato la resilienza delle popolazioni. Ha messo in luce le carenze dei sistemi sanitari e offre preziose lezioni per il futuro.
I progressi della medicina: una svolta decisiva
Dal 2019, un vaccino approvato, Ervebo, offre una protezione efficace contro l’Ebola. Questo vaccino, prequalificato dall’OMS e finanziato dall’Alleanza Gavi, costituisce uno stock globale di 500.000 dosi. Di questi, 20.000 sono stati destinati alla Sierra Leone.
In risposta a un’epidemia nella vicina Guinea nel 2021, la Sierra Leone ha lanciato una campagna di vaccinazione nei suoi distretti di confine. Sebbene non siano stati registrati casi sul suo territorio dal 2016, questa iniziativa dimostra che la prevenzione rimane una priorità.
Ebola: una minaccia ancora attuale?
Nonostante il progresso scientifico, il virus Ebola non è scomparso. La sua trasmissione, spesso legata al contatto con animali infetti, rimane una realtà in alcune aree forestali. Le epidemie sporadiche, come quella avvenuta in Guinea nel 2021, ricordano che è necessario mantenere la vigilanza.
L’OMS sottolinea l’importanza dei programmi di prevenzione, di una maggiore sorveglianza e di formazione sanitaria per evitare una ripresa. La Sierra Leone, un tempo al centro della tragedia, è oggi un esempio di resilienza e mobilitazione collettiva.