Questo è il primo segno di miopia e può essere notato durante la lettura di un libro.

Questo è il primo segno di miopia e può essere notato durante la lettura di un libro.
Questo è il primo segno di miopia e può essere notato durante la lettura di un libro.
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Entro vent’anni metà della popolazione mondiale potrebbe diventare miope.

Quanto prima notiamo l’insorgenza della miopia, tanto più a lungo vedremo meglio. “La miopia sta guadagnando terreno in Francia e nel mondo Entro il 2050, più di 740 milioni di giovani potrebbero essere miopi: metà della popolazione mondiale ne sarebbe quindi affetta”. ricorda il gruppo Krys in un comunicato stampa in occasione della Settimana Nazionale della Miopia. Conosciamo tutti il ​​termine “miopia” ma senza sempre sapere a cosa si riferisca. La miopia lo è “un difetto visivo che rende sfocata la visione da lontano” a causa di un occhio “più lungo del normale” ci ricorda l’ottico Annie Di Méo. La distanza da cui inizia la sfocatura dipende dall’intensità della miopia.

La miopia può manifestarsi dalla nascita fino all’età adulta. “Spesso è il bambino piccolo che comincia ad essere miope” specifica il nostro interlocutore. Non sentirà la confusione, ma chi lo circonda potrà rendersi conto delle conseguenze di questa miopia. Sono anche gli stessi degli adulti. Concretamente “vuole avvicinare le cose per vederle e farà le cose sempre più vicine” spiega Annie Di Méo. Quando avrai un inizio di miopia, avvicinerai un libro per poterlo leggere. Ad esempio, il bambino attaccherà il naso al quaderno per poter scrivere oppure si siederà più vicino alla televisione per vedere le immagini; lo studente dovrà scendere nelle prime file dell’anfiteatro se vuole vedere il suo insegnante. “Il miope ha anche la tendenza a strizzare gli occhi per guardare lontano.”

Cosa dovremmo fare riguardo a questi comportamenti? “Quando sospetti un inizio di miopia o un fastidio da distanza, devi consultare un oculista. Cercherà il miglior apparecchio per correggere la miopia: occhiali, lenti da giorno o lenti da notte. L’obiettivo è contenere la progressione per evitare di arrivare a lenti eccessivamente forti miopia” risponde Annie Di Méo. C’è un fattore genetico nella miopia. Pertanto, se uno dei due genitori è miope, la vista del bambino dovrà essere controllata fin dalla tenera età. A titolo informativo, un ottico non è autorizzato a controllare la vista prima dei 16 anni. Ha bisogno di vedere un oculista.

Ogni giorno, oltre alla correzione data dall’oculista in caso di miopia, è consigliabile svolgere attività all’aria aperta per stimolare la visione da lontano, “può essere una passeggiata per portare fuori il cane, uno sport di squadra, una passeggiata alla luce del giorno, non necessariamente tutti i giorni ma il più possibile, per bambini e adulti. Al contrario, non camminare guardando il telefono e limitare il tempo trascorso davanti allo schermo.”consiglia l’ottico. Più stimoli la tua visione da vicino, più aumenti il ​​rischio di miopia.

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