Cosa sappiamo delle “zecche giganti” e dovremmo preoccuparci?

Cosa sappiamo delle “zecche giganti” e dovremmo preoccuparci?
Cosa sappiamo delle “zecche giganti” e dovremmo preoccuparci?
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L’avvicinarsi dell’estate segnala il ritorno delle zecche. La sanità pubblica francese avverte della presenza di una nuova specie, Hyalomma marginatum, avvistata in 11 dipartimenti del sud-est della Francia: Pirenei orientali, Aude, Hérault, Gard, Ardèche, Drôme, Alpi marittime, Var, Bouches- du-Rhône, Haute-Corse, Corse-du-Sud. E questa non è una buona notizia, perché oltre a trasmettere la malattia di Lyme, questo acaro può trasportare il virus della febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF).

Riconoscibile per le sue gambe rigate

Hyalomma marginatum è comunemente soprannominata “la zecca gigante”. Un soprannome decisamente esagerato ma che è dovuto alle sue dimensioni relativamente maggiori rispetto ai suoi congeneri. Misura circa otto millimetri rispetto ai tre millimetri di media di altre specie.

Riconoscibile per le sue zampe striate, è stato avvistato per la prima volta sul territorio francese nel 2015. Da allora si è insediato in 11 dipartimenti del sud-est della Francia, soprattutto a causa del riscaldamento globale, spiega il professor Gérard Duvallet, entomologo medico e parassitologo. “È una zecca che viene dal Sahel, potrebbe essere stata importata da uccelli migratori e si è stabilita prima, che io sappia, a Montpellier. Da lì si è diffusa un po’ ovunque”, spiega.

Finora la “zecca gigante” era presente in alcune regioni del Nord Africa o della Turchia, così come in Spagna, Italia e nei Balcani. Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM), è stata identificata nell’agosto 2023 in una decina di altri dipartimenti, principalmente nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ma anche nelle Landes, Charente, Indre -et-Loire e Loiret.

Sintomi che dovrebbero allertarvi: febbre, brividi, problemi digestivi…

Questa zecca si attacca ad alcuni animali come cavalli e bovini e può attaccarsi accidentalmente agli esseri umani. “Quando vieni punto da una zecca, hai 48 ore per rimuoverla con un rimuovi zecche, che puoi trovare in farmacia, per evitare la trasmissione di agenti patogeni, virus o batteri”, indica Gérard Duvallet. Per evitare di essere morsi, il professore consiglia di indossare abiti chiari che coprano gambe e braccia e scarpe chiuse.

Se la zecca è portatrice del virus della febbre emorragica Crimea-Congo, i segnali che dovrebbero allertarvi sono febbre, brividi, problemi digestivi e, in rari casi, forme gravi con sanguinamento incontrollato. Nel 5-30% dei casi, il morso può essere fatale, ma l’entomologo Gérard Duvallet rassicura: “non veniamo infettati da ogni puntura di zecca”. Finora in Francia non è stato diagnosticato alcun caso umano, ma tra i nostri vicini spagnoli sono già stati registrati una decina di casi.

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