Secondo l’unità di gestione dell’allerta, le isole di Tahiti e Moorea sono ora classificate come aventi una “epidemia accertata” di febbre dengue. Una decisione presa mercoledì scorso, che porterà, dal 2 dicembre, alla sospensione delle operazioni di controllo dei vettori attorno ai casi isolati, salvo in presenza di cluster segnalati dagli operatori sanitari.
Dall’inizio dell’epidemia nel novembre 2023 sono stati registrati 306 casi. Si osserva un aumento continuo, con più di 10 nuovi casi settimanali segnalati nelle Isole Windward nell’ultimo mese. Il tasso di positività al test, anch’esso in aumento, ha raggiunto il 35,5% nella 46a settimana.
Dall’inizio dell’epidemia non sono stati segnalati casi gravi o decessi e non sono stati segnalati ricoveri ospedalieri nella settimana 46. Dei 230 campioni analizzati, il sierotipo DENV-1 domina al 70%, rispetto al 30% per DENV-2. Dalla fine di luglio, il DENV-1 è l’unico sierotipo identificato nelle Marchesi.
I casi appaiono principalmente isolati, sebbene siano stati osservati cluster in diversi distretti come Pointe Vénus, Tuauru, Paofai e Taaone. La malattia colpisce principalmente bambini e giovani adulti, con il 36% dei casi in persone di età inferiore ai 20 anni e un’età media di 30 anni.
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