In Nuova Zelanda, i tassi giornalieri di fumo hanno raggiunto il minimo storico, ma le autorità ora si trovano ad affrontare una sfida crescente: il rapido aumento dello svapo, in particolare tra i giovani. Secondo l’indagine annuale sulla salute, nel 2023/24 la percentuale di fumatori giornalieri si è stabilizzata al 6,9%, rispetto al 16,4% nel 2011/12. Tuttavia, la prevalenza giornaliera dello svapo è salita all’11,1%, rispetto allo 0,9% appena misurato nel 2015/2016.[1]. Tra i giovani di età compresa tra 15 e 17 anni e tra 18 e 24 anni, lo svapo sta crescendo più rapidamente del calo del fumo, il che alimenta le preoccupazioni delle autorità. Per Casey Costello, ministro responsabile della Salute, è urgente riorientare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo Smokefree 2025[2].
Progresso diseguale a seconda della popolazione
Nonostante le difficoltà, risultati significativi sono stati ottenuti soprattutto tra alcune categorie di popolazione. Il tasso di fumo tra i Maori è stato dimezzato in cinque anni, un risultato notevole, anche se sono ancora necessari sforzi mirati per continuare il declino all’interno di questa comunità e tra le popolazioni pacifiche. Il fumo quotidiano tra i giovani è estremamente basso, con meno dell’1% degli utenti nella fascia di età 15-17 anni e il 4,2% dei giovani tra 18 e 24 anni che fuma quotidianamente. Questo declino riflette un cambiamento generazionale[3].
Tuttavia, le disparità persistono. Le comunità che vivono in quartieri svantaggiati presentano ancora tassi di fumo più elevati (13,9% rispetto al 2,5% dei quartieri più ricchi) e anche lì lo svapo sta guadagnando terreno.
L’evoluzione della normativa e il perseguimento di misure efficaci
Per far fronte a questi sviluppi, il governo neozelandese prevede di rafforzare il quadro normativo per i prodotti a base di nicotina, compreso un migliore monitoraggio degli stessi e misure contro il mercato nero.
A questa evoluzione della normativa sui prodotti da svapo si aggiunge il perseguimento di misure riguardanti il tabacco stricto sensu. Pertanto, l’1.1 entrerà in vigore l’aumento delle tasse sul tabacco, approvato dal governoÈ gennaio 2025, con un incremento del 2,23%.
La Costello annuncia inoltre l’arrivo di un nuovo piano d’azione Smokefree, incentrato sull’estensione dei servizi per smettere di fumare e su una maggiore mobilitazione degli operatori sanitari per indirizzare i fumatori verso questi servizi.
L’ascesa dello svapo: una sfida globale
L’aumento dello svapo è una realtà sottolineata da un numero crescente di paesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in guardia dai suoi effetti dannosi, sottolineando la presenza di sostanze chimiche pericolose e il rischio di dipendenza dalla nicotina. In Nuova Zelanda, lo svapo è particolarmente diffuso tra i giovani, dove ha superato il fumo quotidiano in tutte le categorie di età fino ai 44 anni.
Un obiettivo a portata di mano, ma sforzi da intensificare
Per raggiungere Smokefree 2025, la Nuova Zelanda deve ancora convincere 80.000 fumatori a smettere. Sebbene l’obiettivo sia ambizioso, le autorità ritengono che gli anni precedenti abbiano dimostrato che tale obiettivo è realizzabile. Concentrando maggiori sforzi su politiche coerenti e sostegno adeguato alle popolazioni più colpite, il paese aspira a diventare un riferimento mondiale nella lotta contro il tabacco.
©Generazione senza tabacco
RK
[1] https://www.health.govt.nz/statistics-research/surveys/new-zealand-health-survey/publications/202324-survey-publications/trends-in-smoking-and-vaping (accesso 20/11/2024 )
[2] https://www.rnz.co.nz/news/political/534219/daily-smoking-rates-flat-line-youth-vaping-keeps-rising-nz-health-survey (accesso il 20/11/2024)
[3] https://www.nzdoctor.co.nz/article/undoctored/final-push-needed-get-smokefree-2025 (accesso il 20/11/2024)
Comitato Nazionale Contro il Fumo |