un primo vaccino contro la chikungunya disponibile in Francia, chi dovrebbe essere vaccinato?

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Novità editoriali

Pubblicato il

24 novembre 2024 alle 7:06

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Valvena ha annunciato mercoledì 20 novembre 2024 la disponibilità in Francia del primo vaccino contro la chikungunya. IXCHIQ è un vaccino vivo attenuato, cioè è costituito da virus modificati in modo da perdere il potere infettivo, pur conservando la capacità di indurre protezione nella persona vaccinata.

La chikungunya, che in makondé (lingua dell’Africa meridionale) significa “chi cammina piegato in avanti”, è una malattia virale trasmessa dalla Aedes albopictus – la zanzara tigre – e dalla Aedes a Egypti. La prima specie è presente nella Francia continentale, la seconda nelle Antille, Guyana, Polinesia francese e Nuova Caledonia, precisa l’Istituto Pasteur.

Sintomi invalidanti e talvolta cronici

Raramente mortale, la chikungunya provoca tuttavia danni articolari, talvolta molto invalidanti. Colpiscono i polsi, le dita, le caviglie, i piedi, le ginocchia, a volte i fianchi e le spalle.

A ciò si associano febbre, forti dolori muscolari, eruzioni cutanee e infiammazione dei linfonodi cervicali.

Le forme gravi sono neurologiche; meningoencefalite e danno ai nervi periferici.

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La forma cronica della malattia, che può persistere per mesi o addirittura anni, colpisce il 43% delle persone sintomatiche (circa il 75% delle persone infette).

Alto rischio di epidemia nella Francia continentale

La Chikungunya è una malattia tropicale, in netto aumento in tutto il mondo, America, Africa, Sud-Est asiatico, ma anche in Europa. Secondo l’ANSES, la probabilità della comparsa di un’epidemia di dengue, Zika o chikungunya entro 5 anni, in Francia, viene valutata abbastanza “alto”.

Il vaccino ha ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio europea nel luglio 2024, approvata nel 2023 negli Stati Uniti e più recentemente in Canada.

È indicato solo negli adulti e deve essere somministrato in una singola dose.

Lo è controindicato nelle persone immunocompromesse.

L’efficacia clinica del vaccino è stata valutata in uno studio i cui risultati sono stati pubblicati in La Lancetta : il 98,9% dei partecipanti presentava anticorpi neutralizzanti il ​​virus, 28 giorni dopo la vaccinazione. Erano il 96,3% 6 mesi dopo.

Secondo un sondaggio OpinionWay condotto per Valvena France, il 56% dei francesi ha affermato di esserlo pronti per essere vaccinati se fosse possibile la vaccinazione contro la chikungunya.

IL il vaccino non è rimborsato dall’assicurazione sanitaria e, ad oggi, non è stato rilasciato alcun parere da parte dell’Alta Autorità Sanitaria in merito.

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