prepararsi alla pensione per non subirla

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prepararsi alla pensione per non subirla
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Domani è la pensione. O dopodomani. Entro il 2030, il 30% della forza lavoro della pubblica amministrazione locale lascerà o sarà già andata via.

Questo grande salto si sta preparando, come giovedì 21 novembre 2024, mattina, nello spazio Clos-Neuf, dove più di cinquecentocinquanta funzionari territoriali hanno risposto all’invito del centro di gestione. A Tours gestisce ottomilacinquecento carriere territoriali, ad eccezione di quelle delle Città di Tours, Joué-lès-Tours, del Dipartimento e del Servizio Dipartimentale dei Vigili del Fuoco e di Soccorso (Sdis).

“C’è una preoccupazione reale, quella di una nuova riforma”

Nonostante tutto, sono venuti a chiedere informazioni molti agenti di Tours e Joué, anche se non affiliati al centro direzionale. Non importa, erano presenti tutti i soggetti coinvolti: fondi pensione, fondi complementari, ma anche quelli del regime generale, l’Ordine dei notai, oltre agli operatori sanitari tra cui un ottico e un audioprotesista.

Un periodo nel settore privato prima che nel pubblico

Questo primo forum si ispira a quello tenutosi all’inizio dell’anno a Pantin per i funzionari territoriali della regione parigina. Isabelle Montaut, direttrice del dipartimento giuridico del centro di gestione, era presente con Gaëlle Benrejeb, corrispondente pensionistica di questo centro. “Abbiamo avuto il clic, riconosce Isabelle Montaut. C’è una preoccupazione reale, quella di una nuova riforma, da qui la necessità di fare il punto. »

Gaëlle Benrejeb conosce bene queste problematiche pensionistiche poiché vede duecentotrenta persone all’anno nei colloqui individuali.

Gaëlle Benrejeb, corrispondente pensionistica del centro direzionale, partecipa a duecentotrenta interviste individuali all’anno.
© Foto n

Si prende il tempo per fare simulazioni, cosa che non è stata possibile a Joué-lès-Tours data la folla. Secondo lei non esiste una carriera tipica perché molti agenti territoriali hanno prima svolto un’attività nel settore privato, anche solo per lavori estivi. Queste persone sono quindi “pluripensionati”. Molte persone hanno trascorso tutta la loro carriera sotto gli occhi del pubblico. E questi a volte subivano interruzioni.

«Ci ​​sono due tipologie di persone: quelle che preparano, che si sono create il loro spazio personale sul sito dedicato, che arrivano con domande specifiche, e le altre. Molti non hanno accesso a queste informazioni perché hanno poca o nessuna familiarità con la dematerializzazione. A volte vedo persone senza cellulare. Il divario digitale esiste. Le domande riguardano anche il pensionamento progressivo, reintrodotto durante l’ultima riforma. Ma c’è una perdita finanziaria, quindi pochi casi hanno successo. Il finanziere resta il nerbo della guerra. » Ciò è tanto più vero per la categoria C, la più bassa.

Agente presso il comune di La-Croix-en-Touraine, paesaggista, Jean-Claude Mahot venne a scoprirlo, prima di partire nel 2027, all’età di 60 anni. Ha iniziato a lavorare presto, all’età di 14 anni. È uno dei fortunati che perderà pochi soldi in pensione. Avanti, altri due anni.

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