L’Airfryer è di gran moda da diversi anni, perché permette di cuocere i cibi molto più velocemente rispetto al forno grazie al calore concentrato. Tuttavia, uno studio suggerisce che questo dispositivo genera una quantità significativa di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene, a cominciare dall’acrilammide.
Risultati piuttosto preoccupanti sull’Airfryer
Gli amanti della frutta senza olio conoscono molto bene l’airfryer (o friggitrice ad aria calda), un apparecchio che si è affermato in molte cucine negli ultimi anni. Questo è un piccolo forno a convezione per elettrodomestici che spinge l’aria calda ad alta velocità. Inoltre, permette di cucinare un’ampia varietà di piatti oltre alle patatine fritte: carni, verdure arrostite, dolci fatti in casa, ecc.
Il Dipartimento di Nutrizione e Dietetica dell’Università Gazi di Ankara (Turchia) ha pubblicato nel gennaio 2024 uno studio sull’Airfryer sulla piattaforma PubMed. Secondo i ricercatori, il dispositivo può generare composti nocivi, tra cui l’acrilammide. Tuttavia, questo è un sostanza chimica piuttosto controversa che si forma durante la cottura ad alte temperature.
I risultati indicano in particolare che il contenuto più elevato di acrilammide è stato riscontrato nelle patate: tra 7,03 e 12,19 microgrammi (μg) per chilogrammo. Per fare un confronto, il contenuto di acrilammide delle tradizionali patatine fritte al forno è compreso tra 3,75 e 7,43 μg/kg. Questi risultati mettono quindi in discussione la possibile nocività della cottura con una friggitrice ad aria a lungo termine, soprattutto perché questo dispositivo esiste da meno di vent’anni.
Cos’è l’acrilammide?
L’acrilammide (ammide acrilica) è un sostanza chimica che non esiste in natura. Si trova generalmente, tra l’altro, in molti solventi come metanolo, etanolo e acetone. La sostanza si forma anche negli alimenti ricchi di amido durante i processi di cottura ad alta temperatura.
Come spiega la piattaforma Cancer Environnement in un articolo pubblicato nel 2022, l’acrilammide è stata rilevata per la prima volta nel 2002 in diversi tipi di cibi cotti. Tuttavia, risulta da una reazione di imbrunimento chiamata reazione di Maillard. Inoltre, l’acrilammide lo è classificato come probabilmente cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A) dal 1994 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per puntare fermamente il dito contro la friggitrice, è così è già possibile prendere alcuni accordi. Ad esempio è possibile utilizzare l’apparecchio con parsimonia e in una cucina molto ventilata. Si consiglia anche l’uso di una cappa aspirante. Inoltre è possibile influenzare la temperatura. Una regolazione di 160/180° riduce infatti la formazione di acrilammide.