L’ESSENZIALE
- A differenza dei vaccini attuali, efficaci nel prevenire i sintomi ma incapaci di prevenire la trasmissione, questo nuovo vaccino combina gli antigeni classici con un adiuvante innovativo, T-vant.
- Quest’ultimo stimola una risposta immunitaria locale nelle vie respiratorie, un’area chiave per bloccare la colonizzazione batterica.
- Testato sui topi, il vaccino ha eliminato i batteri dalle vie respiratorie, dove solitamente si diffondono. Sicuro e promettente, secondo i ricercatori potrebbe aiutare a eliminare la pertosse.
L’epidemia di pertosse sta vivendo la sua dinamica quest’anno in Francia “il più importante da almeno 25 anni”secondo l’Istituto Pasteur. Un innovativo vaccino nasale sviluppato dall’Università di Tulane negli Stati Uniti, che attualmente sta affrontando un aumento simile dei casi, potrebbe rivoluzionare la lotta contro questa malattia respiratoria altamente contagiosa. Un progresso che promette non solo di proteggere le persone, ma anche e soprattutto di prevenire la diffusione dei batteri responsabili, Bordetella pertosse.
Un vaccino nasale che blocca la colonizzazione batterica
Gli attuali vaccini contro la pertosse, pur essendo efficaci nel prevenire i sintomi, non bloccano la presenza dei batteri nel tratto respiratorio superiore. Pertanto anche le persone vaccinate possono diffondere la malattia. Questo limite è particolarmente preoccupante in un momento in cui i casi di pertosse sono in aumento, con un aumento di cinque volte riportato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) negli Stati Uniti in un anno.
Il nuovo vaccino combina gli antigeni tradizionali della pertosse con un adiuvante innovativo, T-vant. Quest’ultimo stimola una risposta immunitaria locale nelle vie respiratorie, un’area chiave per bloccare la colonizzazione batterica.
I test, pubblicati sulla rivista npj Vaccines, hanno mostrato risultati promettenti sui topi. Tre settimane dopo l’infezione, i roditori vaccinati per via nasale con il vaccino T-vant non mostravano più alcuna traccia dei batteri nei polmoni o nel rinofaringe, dove solitamente si depositano i batteri. Al contrario, coloro che hanno ricevuto il vaccino tradizionale mediante iniezione intramuscolare hanno trattenuto i batteri nel tratto respiratorio superiore.
Nessun danno al tessuto polmonare
È importante sottolineare che il T-vant, derivato dalle vescicole della membrana batterica, attiva le cellule immunitarie specifiche della mucosa senza causare danni al tessuto polmonare, garantendo la sicurezza del vaccino.
I ricercatori ritengono che questo nuovo approccio potrebbe “ridurre significativamente la trasmissione nella comunità” pertosse. “Questi risultati mostrano l’importanza dei vaccini in grado di fermare la diffusione del batterio tra le popolazioni, al di là della semplice protezione individuale”sottolineano in un comunicato stampa.
Con quasi 24 milioni di casi annuali in tutto il mondo, la pertosse colpisce soprattutto i neonati e le persone immunocompromesse. Se questo vaccino nasale si rivelasse efficace sull’uomo, potrebbe gettare le basi per l’eliminazione della malattia a lungo termine.